interno sagrada familia
PAESI DEL MONDO,  PATRIMONIO UNESCO,  SPAGNA

Visita alla Sagrada Familia

Articolo aggiornato al 15 giugno 2022

Non si può venire a Barcellona senza visitare la Sagrada Familia. O almeno così ho pensato subito dopo averla visitata! Il monumento più iconico di Gaudí si merita una visita approfondita, anche solo per poter ammirare dal vivo una chiesa che è anche un cantiere a cielo aperto.

Si vociferava negli anni passati che i lavori sarebbero stati ultimati nel 2026 proprio nel centesimo anniversario della morte del famoso architetto catalano, ma purtroppo la pandemia di Covid-19 ha posticipato a data da destinarsi la fine dei lavori.

GLI ESTERNI

scritta facciata della passione
scritta tratta dalla Bibbia scolpita sulla facciata della passione

Ovviamente la prima cosa che subito salta all’occhio e che contraddistingue la basilica della Sagrada Familia è il fatto che non è finita: non tutto l’interno (e l’esterno) della chiesa è visitabile per via dei lavori. Abbiamo visto infatti vari operai che lavoravano mentre procedevamo nella visita.

Questo per via di vari fattori: il più importante riguarda il fatto che Gaudí ha vincolato l’avanzamento dei lavori alle donazioni fatte dai fedeli alla chiesa per cui procede tutto estremamente a rilento. Inoltre è andato perduto il progetto originale della chiesa. Perciò quello che vediamo è il risultato di un lavoro di confronto e ricerca da parte degli architetti che si sono succeduti dopo Gaudí per cercare di far assomigliare il più possibile le parti completate prima della sua morte con il resto.

Le facciate esterne che sono state completate sono veramente diverse tra di loro. Quella della Natività è più antica, l’unica completata quando Gaudí era ancora vivo. Mentre la facciata della Passione risale al 1956 ed è molto più squadrata e geometrica. Devo dire che non mi ha impressionato tanto come quella della Natività. La seconda cosa che colpisce è senza dubbio la pazzia/genialità di Gaudí. Il suo stile può piacere o meno (a me personalmente affascina tantissimo) ma è pressoché impossibile rimanere indifferenti davanti alla sua genialità.

CENNI STORICI

visita alla sagrada familia

La storia della Sagrada Familia inizia alla fine dell’Ottocento, relativamente tardi quindi! Pensate che all’inizio l’incarico era stato affidato ad un altro architetto. Possiamo solo ringraziare il cielo che non è andata così: sicuramente il risultato sarebbe stato molto diverso. La posa della prima pietra avvenne nel 1882 e giusto un anno dopo a Gaudí venne affidato l’incarico del tempio.

Nel 1889 venne completata la cripta dove viene celebrata ancora oggi messa tutti i giorni e dove venne sepolto Gaudí. Nel 1925 venne terminato invece il primo campanario. Sfortunatamente però un anno dopo Gaudí morí a seguito di un incidente tranviario. E’ incredibile pensare alle circostanze della sua morte: appena dopo essere stato investito, rimase a terra agonizzante per tantissimo tempo. Purtroppo però i passanti, scambiandolo per un barbone, lo ignorarono completamente! Chissà probabilmente si sarebbe potuto salvare se si fosse intervenuti tempestivamente, purtroppo non lo sapremo mai. Al funerale parteciparono invece tantissimi barcellonesi in segno di ringraziamento per tutte le opere che aveva creato durante la sua vita.

Vari architetti hanno assunto il comando dei lavori dopo la sua morte. Sono state quindi completate la facciata della passione, la navata principale e nel 2016 la prima sagrestia. Alla fine del 2021 è stata posata su una delle guglie più alte una stella che di notte viene illuminata. Chissà quando riusciremo a vedere i lavori ultimati….si accettano scommesse!

LA FACCIATA DELLA NATIVITÀ

dettagli della facciata della Natività
altri dettagli della facciata della Natività

La visita alla Sagrada Familia inizia quindi dalla facciata della Natività. Nelle parole del proprio Gaudí doveva esprimere la gioia e il piacere della vita. Tutte le decorazioni esaltano la creazione divina e sono un richiamo alla fratellanza di tutti gli uomini sulla terra. Disgraziatamente, l’architetto ha potuto vedere solo uno dei quattro campanari finito prima di morire.

I tre portali sono dedicati alla virtù teologali- la carità, la fede e la speranza. Il portale centrale è dedicato alla carità (l’amore) rappresentato da Gesù Cristo. Quello di destra alla fede (Maria). L’ultimo alla speranza (Giuseppe). La facciata è talmente piena di particolari che non si sa bene dove posare l’occhio! Vi sono raffigurate varie scene della vita di Gesù (Immacolata Concezione, Presentazione di Gesù nel tempio tra le altre). C’è l’albero della vita, che simboleggia il trionfo della vita e dell’eredità di Gesù.

A mio parere si tratta di un autentico capolavoro: è come se su questa facciata Gaudí avesse deciso di riassumere tutto il meglio del suo lavoro. Si legge come un libro aperto: attraverso le immagini di statue e mille altri particolari capiamo parte della storia della cristianità e della fede di Gaudí. Non bisogna dimenticare infatti che l’architetto catalano era un uomo molto religioso.

VISITA ALLA SAGRADA FAMILIA PATRIMONIO DELL’UMANITA’

Probabilmente molti sanno che la Sagrada Familia è patrimonio dell’Umanità. Quello però che secondo me la maggior parte delle persone ignora è che questo prestigioso riconoscimento si limita alle parti completate da Gaudí prima della sua morte: la Facciata della Natività e la Cripta.

La chiesa è inserita all’interno di una lista di opere dell’architetto catalano: sette monumenti chiamati “opere di Antoni Gaudí” dove è possibile ammirare al meglio la genialità e la creatività di questo genio. Ne ho parlato più approfonditamente nell’articolo i patrimoni dell’umanità di Barcellona, se volete approfondire.

L’INTERNO

visita alla sagrada familia gli interni

Una volta entrati, si rimane veramente a bocca aperta davanti a quello che si vede. La chiesa è relativamente spoglia (nel senso che non vi sono tutte quelle decorazioni che siamo abituati a vedere nelle nostre chiese). In compenso le colonne che simboleggiano gli alberi sono veramente impressionanti. I giochi di luce che si creano quando le vetrate della chiesa vengono illuminate del sole aggiungono magnificenza al luogo. Probabilmente all’ora del tramonto o durante l’estate sono ancora più belli da vedere.

Ci si aggira tra le colonne della chiesa sentendosi veramente piccoli di fronte all’altezza e la grandezza del tempio. La sensazione però non è quella di essere schiacciati; al contrario si prova un senso di pace e di tranquillità (se si ignora il fatto che siamo circondati da una miriade di altri turisti come noi).

le vetrate della sarada familia
le luci della sagrada familia

LA FACCIATA DELLA PASSIONE

la facciata della passione

Uscendo dall’altra parte ammiriamo la facciata della Passione, dedicata agli ultimi giorni di vita di Cristo. Nelle intenzioni di Gaudí doveva essere molto più spoglia e austera e la sensazione che ti lascia è proprio quella. Anche in questo caso ci sono tre portali dedicati alla Fede, la Speranza e la Carità.

Vi sono anche varie sculture che raffigurano scene come l’Ultima Cena, il tradimento di Giuda, il processo di Gesù e altre ancora. Una curiosità:  su un lato della facciata sono rappresentati vari numeri in ordine sparso all’interno di un quadrato. Inizialmente non riuscivo a capire cosa volessero dire. Ho letto poi che quei numeri in realtà sono disposti in modo che la loro somma in qualunque direzione dia come risultato 33, gli anni di Cristo quando morì.

IL MUSEO

Continuando con la visita si arriva a una delle due sagrestie. Al suo interno vengono mostrati alcuni oggetti che aveva progettato Gaudí per le funzioni religiose. Era talmente devoto e talmente innovatore che voleva imprimere il suo stile non solo nell’architettura della chiesa ma anche nei più piccoli particolari.

Alla fine si entra invece nel museo dedicato alla Sagrada Familia. Si possono ammirare i fatti più salienti che riguardano la costruzione della chiesa (ad esempio non sapevo che la chiesa fosse stata consacrata nel 2000 da Papa Benedetto XVI ed elevata al rango di Basilica Minore). Si può gettare un’occhio anche all’interno della cripta e vedere la tomba di Gaudí. C’è anche una ricostruzione dello studio dell’architetto; negli ultimi mesi della sua vita per seguire da vicino il progetto, infatti, si era trasferito all’interno del suo studio collocato nelle vicinanze della chiesa.

Vengono mostrati anche i modelli di gesso che Gaudì realizzava con una tecnica particolare. Lui sceglieva una persona o un animale e ne realizzava il modello in gesso. In seguito lo riproduceva ampliato per effettuare le correzioni necessarie prima di elaborare la versione definitiva in pietra.

Per ultimo è possibile dare un’occhiata anche al laboratorio dove vengono realizzati i modelli di gesso ancora tutt’oggi utilizzati. Uscendo e girando intorno alla Sagrada Familia si nota l’ultima facciata, quella della Gloria, che deve ancora essere costruita, e che diventerà l’ingresso principale. Nel progetto originale è prevista una scalinata di ingresso monumentale.

Questo presuppone l’abbattimento delle case adiacenti a carrer Mallorca. Pare infatti che gli attuali proprietari di quelle case fossero consapevoli di questo rischio quando hanno comprato la casa. Chissà, forse speravano che la chiesa non venisse mai completata!

FINE DELLA VISITA

L’ultima cosa che possiamo notare prima di concludere definitivamente la nostra visita di questa meravigliosa opera sono le torri con i relativi pinnacoli. Ogni torre è dedicata a qualche personaggio biblico: i 12 apostoli, i 4 evangelisti, a Gesù e alla Vergine Maria. Per ora sono state realizzate solo in parte, mancano infatti quelle centrali, il risultato finale sarà veramente impressionante.

Le torri che sono state realizzate sono tutte sormontate da un pinnacolo che risalta per il colore dei suoi mosaici di vetro veneziano policromo e per le forme geometriche che Gaudí applica (sfera, ottagono, cubo e piramide triangolare) . I pinnacoli della torre hanno al loro interno dei simboli che rappresentano i vescovi: la mitra, la croce, la pastorale e l’anello. Mi ripropongo quindi di tornarci per vedere l’opera terminata, magari nel 2030? 😉

INFORMAZIONI UTILI

ORARI D’APERTURA: Da novembre a febbraio dalle 09.00 h alle 18.00 h Marzo dalle 09.00 h alle 19.00 h Da aprile a settembre dalle 09.00 h alle 20.00 h Ottobre dalle 09.00 h alle 19.00 h 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio dalle 09.00 h alle 14.00 h

Vi consiglio comunque di comprare i biglietti sul sito prima di andare lì. Rischiate di non entrare a causa dell’affluenza sempre molto alta (specialmente durante il weekend).

PREZZI: La nota dolente riguarda sopratutto il prezzo dei biglietti d’entrata. 26 € vale il biglietto basico, 30 € con la visita guidata e 40 € con la possibilità di salire sulle torri….caro vero? Avevo dato qualche indicazione su come risparmiare nel mio articolo dedicato ai patrimoni dell’umanità di Barcellona, ma non c’è molto da fare purtroppo….!

Per evitare code e file inutili, compra in anticipo i biglietti per la Sagrada Familia cliccando su questo link.

2 commenti

  • Libera

    Oltre a essere uno dei luoghi più iconici della città, la Sagrada Familia è uno degli edifici più belli del mondo e non solo dal punto di vista architettonico.

    • Martina Curra

      E’ talmente particolare che è difficilissimo da classificare…mi ricordo di aver conosciuto anni fa un ragazzo americano che l’aveva definita “chiesa aliena” eheheheh!

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.