
Palau della musica catalana
Il Palau della musica catalana è facilissimo da trovare. Appena scesi dalla stazione della metro Urquinaona, basta imboccare la Via Laietana e girare quasi subito a destra per imbattersi in uno stranissimo edificio che non ha eguali in nessun’altra parte della città. A dir la verità, guardandolo meglio, si riesce a trovare qualche remota somiglianza con un altro edificio iconico barcellonese: l’Hospital de la Santa Creu i Sant Pau dove guarda caso, c’è lo zampino dello stesso architetto, Lluis Domenech i Montaner.
La bellissima facciata esterna lascia in parte presagire lo splendore dell’interno, purtroppo riuscire a scattare una bella foto è un’impresa quasi impossibile data l’estrema vicinanza degli edifici circostanti, che arrivano quasi a toccare il palau della musica catalana. Il colore predominante della facciata è il rosso mattone (così come nell’ospedale) ma lo sguardo viene subito catturato da un gruppo scultureo presente all’angolo denominato la Canzone Popolare Catalana, dove troviamo Sant Jordi, il santo che sconfisse il dragone, un santo importantissimo per la storia catalana, una figura femminile che si protende verso l’infinito come le polene delle barche, e vari personaggi che rappresentano il popolo catalano, al quale veniva dedicato questo edificio. Sopra il portone d’ingresso invece troviamo un doppio colonnato decorato con motivi floreali, uno stile che si ripeterà in tutte le sale che visiteremo.

Lo stile è ovviamente quello liberty dato che l’edificio è stato costruito nei primi anni del Novecento. Il propietario del palazzo, rimasto sempre lo stesso dalla costruzione del palazzo, e cioè il coro Orfeo Català, aveva acquistato un appezzamento di terra nel quartiere della Ribera e commissionato i lavori all’architetto Domenech i Montaner, che giocò sapientemente con i vari elementi caratteristici dello stile liberty per creare questa meraviglia architettonica.
Visita guidata del palazzo della musica catalana
La visita guidata inizia dalla sala delle prove del coro, dove venne posata la prima pietra d’inizio dei lavori, e viene proiettato un breve video che racconta la storia dell’edificio ed intervista varie persone famose che qui hanno avuto la possibilità di esibirsi o dirigere un’orchestra, come ad esempio il nostro Riccardo Muti.
Si viene poi accompagnati al primo piano dove si trova la stanza dedicata ad uno dei due fondatori del coro, da qui si può accedere al colonnato esterno per ammirare da vicino le varie colonne. Successivamente si entra nella bellissima sala concerti, dove a farla da padrone troviamo un lucernario unico al mondo: interamente composto da vetro colorato, rappresenta il sole e permette di far entrare la luce naturale all’interno del palazzo anche nelle giornate più buie.

Nulla è stato lasciato al caso nell’architettura della sala principale: tutti gli elementi collaborano armoniosamente per creare un’ acustica perfetta. Sul palco troviamo, oltre all’imponente organo, in basso un gruppo scultorico dedicato ai vari strumenti musicali. Sulla destra del palco troviamo un busto di Ludwig van Beethoven e la cavalcata delle valchirie, chiaro omaggio a Richard Wagner mentre sulla sinistra un’altro gruppo scultorico dedicato alla musica catalana. Durante la visita viene fatto ascoltare un pezzo musicale suonato all’organo.

La panoramica più spettacolare della sala principale si ottiene salendo al piano superiore: da qui è possibile ammirare tutti i 2049 posti assegnati, il colonnato che imita le code di pavone, le splendide vetrate e ancora una volta il lucernario centrale, trovandosi quasi alla sua stessa altezza. Il palazzo della musica catalana è diventato patrimonio UNESCO nel 1997, e una visita a questo gioiellino è assolutamente da includere in un vostro ipotetico viaggio a Barcellona.

BIGLIETTI E ORARI: Il biglietto costa 20 € e include la visita guidata obbligatoria (16 € se si compra con almeno 3 settimane di anticipo). Se si è residenti in Catalogna, la visita costa 10 €. Le visite guidate partono ogni mezz’ora in varie lingue tra cui spagnolo, catalano, inglese e anche italiano (solo un orario disponibile al giorno, per maggiori informazioni consultare il sito.

Il lago di Resia e Glorenza

il rifugio torre di Pisa
Potrebbe anche piacerti

Visitare Nara in un giorno
11 Maggio 2021
I patrimoni unesco più belli del mondo
10 Settembre 2021
Un commento
Paola
L’attenzione ai particolari architettonici e storici rende l’articolo un viaggio affascinante nella bellezza del modernismo catalano. Grazie per aver trasmesso così bene la magia di questo luogo unico e per averci fatto scoprire il genio di Domenech i Montaner attraverso le tue parole!