PAESI DEL MONDO,  SPAGNA

Un weekend a Reus

Reus? Ma chi ha mai sentito parlare di Reus? Mi pare ci sia un’aeroporto lì, ma è veramente piccolo, i voli lowcost e/o internazionali non si fermano lì….perchè andare quindi a visitare una cittadina così sconosciuta? Mi bastano alcune frasi per farvi cambiare idea e capire allo stesso tempo l’importanza di Reus:

  • E’ la città dove è nato Gaudì.
  • Domenech i Muntaner ha costruito qui una delle sue opere più belle: la casa Navàs, che non ha veramente nulla da invidiare alle case liberty/moderniste più famose di Barcellona.
  • Il suo vermut è famoso e riconosciuto in tutto il mondo.
  • Port Aventura a poca distanza, è un parco di attrazioni che farà la gioia dei vostri figli

Volete saperne di più? Continuate a leggere e scoprirete tutto quello che c’è da vedere a Reus!

Il paseo modernista: una visita guidata agli edifici liberty della città

Un buon modo per visitare la città è dare un paseo modernista, una visita, che può essere guidata o meno, ai principali edifici liberty che custodisce questa graziosa cittadina catalana. Io ho partecipato a una visita guidata organizzata dall’ente del turismo Costa Daurada. Ringrazio qui anche gli amici di Barcelona Travel Bloggers, associazione della quale faccio parte da un’anno a questa parte che mi ha permesso di poter partecipare a questo blogtrip, il mio primo da quando ho aperto il blog!

Reus

Tornando alla visita guidata, la bravissima Sara Rovira ci ha guidato alla scoperta degli edifici più emblematici della città. Abbiamo iniziato da due case emblematiche disposte una accanto all’altra: la Casa Gasull e la Casa Rull. Queste due case sono entrambe opere di Lluis Domenech i Muntaner, architetto famoso quasi alla stregua di Gaudì di cui abbiamo già parlato negli articoli sul Hospital de Sant Pau e sul Palau de la musica catalana, entrambi patrimonio UNESCO.

Questo vi fa capire un dato curioso su Reus. Nonostante Gaudì sia nato qui, non ha lasciato nessun’opera sua. Ci sono alcuni luoghi però che ci ricordano la sua infanzia: in carrer de Sant Vicenç si trova la casa dove è nato con una targa commemorativa in suo onore. La casa è privata e non è visitabile al pubblico. Lì vicino, in carrer de l’Amargura invece c’è una bellissima statua dedicata a Antoni Gaudì da bambino intento a giocare con le bocce.

Procedendo con la visita guidata, basta fare pochi passi per vedere altre case liberty che si sono conservate tali e quali le avevano costruite: in ordine vedrete prima la casa Grau Pla e poi la Casa Sagarra prima di arrivare a piazza Prim, uno dei punti d’incontro più importanti della città. Oltre alla statua equestre che occupa il centro della piazza dedicata a un grande condottiero catalano, è importante segnalare che qui si trovava l’officina dove lavoravano i genitori di Gaudì (che erano calderai, fabbricavano e riparavano caldaie).

Casa Navàs

Da piazza Prim basta imboccare carrer de Monterols, che oltre a essere una via dello shopping ospita altre case liberty come la casa Sixto Laguna per arrivare alla plaza del Mercadal, vero centro nevralgico di Reus dove si trova il comune della città, il Gaudì centre di cui parleremo a breve e la Casa Navàs, che, credetemi, è l’edificio liberty più bello dove sono stata finora.

Storia della casa Navàs

Casa Navàs. immagine tratta da Casa Navàs.cat

Come succede quasi sempre nelle costruzioni delle case liberty, anche qui la storia coinvolge due protagonisti: un ricco imprenditore tessile (in questo caso Joaquim Navàs Padró che da il nome alla casa) e un architetto di grido, Lluís Domenech i Muntaner. Il primo commissiona al secondo la costruzione della casa padronale dandogli totale e completa libertà decisionale.

Quello che importava al signor Navàs era di far trasparire la sua ricchezza grazie alla sua casa e a giudicare dal risultato Domenech i Muntener è riuscito ampiamente nel suo intento, non trovate anche voi? La casa passò varie vicissitudini arrivando addirittura a diventare lo studio di un dentista e di un notaio ma, fortunatamente, nel 2018 venne comprata da un privato che la mise a disposizione del pubblico.

La visita guidata

Attualmente vengono permesse solo le visite guidate al costo di 10 € (durata della visita 1 h). All’ingresso vi verranno consegnati dei copriscarpe monouso di plastica per minimizzare l’impatto delle scarpe sul pavimento. Gli arredi, i pavimenti e il mobiliario della casa Navàs sono quelli originali, proprio gli stessi che aveva scelto Domenech i Muntaner! Si tratta di un caso unico in Europa, mi sembra logico che si voglia cercare di preservarlo il più possibile, non trovate anche voi?

Sarò completamente sincera con voi, io purtroppo sono riuscita a visitare solo la prima parte della casa: la scalinata e la sala d’ingresso, che sono le uniche parti della casa che è permesso fotografare. Purtroppo ho dovuto lasciare il passeggino all’ingresso, non mi sono portata al marsupio e Leo non era dell’idea di accettare l’uso dei copriscarpe. La scelta era tra portarlo in braccio urlante per tutta la visita guidata o lasciare perdere e ho preferito la seconda opzione.

L’interno della casa

Aver visitato solo la prima parte della casa è stato sufficiente per rendermi conto della magnificenza di quest’autentica opera d’arte. La scalinata di marmo e le vetrate finemente decorate, il lucernario centrale in ferro battuto…. Ogni elemento è riccamente decorato con l’intento di riprodurre un giardino fiorito. Fiori di pietra risaltano dalle pareti mescolandosi con le vetrate colorate e per ultimo, piccole farfalle incastonate nel pavimento con la tecnica del mosaico cercano di librarsi in volo. Che fortuna poter vivere all’interno di una casa così! Per ulteriori informazioni sulla casa e sulle visite vi rimando al sito della Casa Navàs.

Gaudì Centre

Proprio accanto alla Casa Navàs nella piazza Mercadal da poco tempo ha aperto le porte il Gaudì Centre. All’interno di questo museo dedicato al concittadino di Reus più illustre vengono riprodotte le sue opere più importanti. Le sue pagelle e i tanti aneddoti curiosi legati alla sua infanzia sono gli aspetti più interessanti del museo. Per fortuna Leo qui mi ha lasciato seguire la visita guidata senza problemi, addormentandosi addirittura prima di uscire. Bravo bimbo ;)!

Dove mangiare a Reus

Dopo la mattinata molto intensa in giro per tutta la città, le gambe iniziavano a cedere e lo stomaco borbottava senza pietà. Ci siamo quindi diretti verso il Restaurante Vermuts Rofes, dove ci aspettava un copioso pranzo preparato apposta per noi. Come avrete già potuto intuire dal nome, questo ristorante è famoso per il Vermut Rofes, di produzione propria.

Mi sento quindi di fare un’utile premessa: il Vermut in realtà è una creazione totalmente italiana. E’ stato inventato nel 1786 a Torino. E’ stato però ben presto esportato anche in Catalogna, dove è piaciuto talmente tanto da diventare una delle bevande alcoliche più consumate all’ora dell’aperitivo. L’espressione “quedar para un vermù” (vedersi per un vermut) è diventata rapidamente sinonimo di stuzzicare qualcosa prima del pranzo. Molti imprenditori di Reus hanno fatto fortuna commerciando il vermut, tra i quali possiamo annoverare anche il Vermut Rofes.

A cena invece siamo stati alla Presò, un ristorantino birreria molto più informale situato nel centro di Reus, buon cibo e prezzi molto onesti.

Port Aventura: un parco attrazioni a poca distanza da Reus

Port Aventura

Una delle ciliegine sulla torta di questo blog tour è stata la possibilità che ci hanno gentilmente offerto di andare a Port Aventura, il parco di attrazioni più famoso di tutta la Catalogna.

Per arrivare da Reus in macchina ci si mette 15 minuti ma esistono anche collegamenti via bus soprattutto nella stagione estiva.

L’occasione per andare non poteva essere più propizia: il nostro arrivo ha coinciso con l’inizio dei festeggiamenti natalizi, un tripudio di spettacoli e di decorazioni dedicate al Natale. A me personalmente Port Aventura ha ricordato tantissimo Gardaland: alcune attrazioni parevano quasi identiche (come ad esempio l’albero di Prezzemolo).

Il parco è strutturato in diverse aree tematiche: Ferrari Land (dove noi non siamo stati), Sesamo Adventure (l’area tematica dedicata ai bimbi più piccoli) e varie aree dedicate a diversi angoli del mondo (Cina, Messico, Cambogia, Stati Uniti etc….)

Sesamo Aventura

Io e Leo non siamo saliti su nessuna attrazione ma ci siamo divertiti molto lo stesso: abbiamo assistito a vari spettacoli natalizi e in generale ammirato tutte le attrazioni del parco. E’ un parco assolutamente adatto anche a bimbi molto piccoli, portateli non ve ne pentirete!

L’unico aspetto negativo che mi sento di segnalare è che la giornata era veramente molto fredda e la maggior parte dei ristoranti all’interno del parco erano all’aria aperta. Pranzare al freddo e al gelo non è stato proprio il massimo….

Se siete interessati a Port Aventura, potete consultare qui tutti i pacchetti disponibili per l’entrata.

Dove dormire a Reus

hotel NH Ciutat de Reus
Hotel NH Ciutat de Reus

Siamo stati ospiti dell’Hotel NH Ciutat de Reus, un hotel 4 stelle con un’ottima posizione a soli 15 minuti a piedi dal centro di Reus. La stanza era veramente spaziosa e dotata di tutti i confort, la colazione a buffet da capogiro! La possibilità di parcheggiare comodamente all’interno dell’hotel è un’ulteriore punto a favore di questo bell’hotel.

E’ terminato purtroppo qui il nostro blogtour, grazie a Costa Daurada e Barcelona Travel Bloggers per avermi permesso di partecipare a questa stupenda iniziativa!E voi, siete mai stati a Reus o ne avevate mai sentito parlare prima?

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