
Visitare l’isola di Miyajima: tutto quello che devi sapere
Una tappa assolutamente da non perdere nel vostro viaggio in Giappone è l’isola di Miyajima. E’ raggiungibile facilmente da Hiroshima con un traghetto (ne parleremo a breve). Combinare queste due mete è un’ottima idea!
Conosciuta soprattutto per il famosissimo Torii del santuario di Itsukushima sospeso nell’acqua, patrimonio UNESCO dal 1996, è un’isola molto turistica e piena di angolini nascosti da visitare. Pensate che è considerata una delle tre località più pittoresche di tutto il Giappone. Pronti quindi per andare a scoprire quest’isola in maniera più approfondita?
Come arrivare sull’isola di Miyajima

Notizia importante per chi ha il Japan Rail Pass (per sapere cos’è il Japan Rail Pass leggi qui): fortunatamente è possibile raggiungere l’isola di Miyajima combinando il biglietto del treno da Hiroshima (linea JR Sanyo fino alla stazione di Miyajimaguchi– durata del viaggio 25 minuti) e il biglietto del traghetto sempre incluso nello stesso pass (durata del viaggio 10 minuti in totale).
C’è anche un’ altra compagnia di traghetti che offre la stessa tratta ma non è inclusa nel prezzo del Japan Rail Pass per cui se avete quest’abbonamento non ne vale la pena.
Alternativamente, se non siete in possesso del JRP, potete prendere un tram (linea n° 2) dal centro di Hiroshima ed arrivare fino alla stazione di Miyajimaguchi. Da lì prendete un traghetto offerto da una delle due compagnie che gestiscono questra tratta.
L’ultima possibilità è prendere un traghetto diretto dal centro di Hiroshima che in 45 minuti arriva fino all’isola di Miyajima: non prevede cambi di trasporto ma è un’opzione molto più costosa.
Cosa vedere sull’isola di Miyajima
Il santuario di Itsukushima

In cima alla lista di monumenti da vedere a Miyajima c’è ovviamente il santuario di Itsukushima. Come sempre ci viene in aiuto la descrizione dell’ UNESCO per aiutarci a capire l’importanza di questo luogo:
Sito sacro del shintoismo da tempi molto antichi, l’isola di Itsukushima, situata nel mare interiore di Seto, ha ospitato il suo primo tempio a partire dal VI secolo d.C. Il santuario odierno è del XII secolo e i suoi edifici, armonicamente disposti, sono testimoni della grande maestria tecnica e artistica dei suoi costruttori. Il suo stile e la composizione giocano con il contrasto di colori e volume tra il mare e la montagna, mostrando così perfettamente il concetto giapponese della grazia scenica, che unisce la bellezza del paesaggio naturale alla creatività umana.
Dal piccolo porto dell’isola basta camminare pochi minuti attraversando una via piena di negozi di souvenir e di ristorantini per arrivare al santuario. Capirete subito qual’è la particolarità che rende così speciale questo tempio: la sua costruzione stile palafitta (con dei piloni di supporto) fa letteralmente “galleggiare” questo tempio sopra il mare, soprattutto con l’alta marea.
Probabilmente l’aspetto più bello del tempio è proprio questo: cercare di fotografarlo in diversi orari del giorno, a seconda della posizione del mare in quel momento. Lo stesso discorso vale per il maestoso Torii che annuncia l’ingresso del santuario: dista 160 metri da esso, e in epoca di alta marea è completamente circondato dall’acqua.
Basta aspettare, come abbiamo fatto noi, la bassa marea per potersi avvicinare in tutta sicurezza e scattare mille foto.
Il tempio si può visitare anche internamente e passeggiare tra i suoi lunghissimi corridoi di legno, ammirando le varie lanterne e il contrasto tra il colore rosso del tempio e il blu del mare…ne vale proprio la pena.
Un’altra opzione è poter ammirare sia il santuario che il Torii dal mare prenotando un’escursione in barca attorno all’isola di Miyajima.
Un pò di storia

Il santuario è dedicato alle tre dee Munakata, che sono protettrici del mare e degli incidenti stradali, della buona sorte e del talento.
La sua prima costruzione è del 593 d.C. anche se è stato poi rimodellato nel 1168 d.C. nella struttura che possiamo visitare noi ora da Taira-no-Kiyomori.
Oltre alla struttura principale, c’è un palco per la rappresentazione del teatro Noh, delle stanze dedicate alle esibizioni musicali, dei saloni e molti altri piccoli santuari sorti lì attorno. Questi vari spazi sono collegati tra di loro da lunghi corridoi con una lunghezza totale di 300 metri.
Il significato del colore rosso del santuario e del Torii è per scacciare gli spiriti maligni dal tempio. Oltre alla pittura c’è anche uno strato di smalto rosso che serve per proteggere dalla corrosione del mare.
Il Torii che vediamo oggi è l’ottavo dal periodo Heian ed è stato eretto nel 1875.
Il tempio Daisho-in

Se volete scoprire un tempio meno conosciuto e allontarvi un pò dalla ressa di gente che visita il santuario di Itsukushima, questo tempio fa assolutamente per voi.
Ho faticato un pò a convincere mio marito a venire qui, era stanco e avrebbe preferito riposare nel ryokan dove abbiamo alloggiato. Ma una volta arrivati fino al tempio, mi ha ringraziato per aver insistito.
Devo fare un’utile premessa prima di continuare: nel nostro viaggio in Giappone abbiamo visitato tantissimi templi, sia shintoisti che buddhisti. Posso affermare con totale tranquillità che il tempio Daisho-in è tra i più belli che ho visitato. Capite dunque perchè insisto?

Dovete sapere che come contraltare al mare che la circonda, sull’isola di Miyajima c’è il monte Misen. Si tratta di un monte piuttosto basso (530 mt di altezza) ma dalla sua cima si può ammirare un bellissimo panorama su tutta la baia circostante.
Se prevedete di arrivare in cima al monte, potrete scegliere tra la funicolare o una passeggiata a piedi (ca. 2 ore di camminata dal santuario di Itsukushima).
Noi ci siamo fermati alle pendici del monte visitando il tempio Daisho-in. E ora vi spiegherò perchè mi è piaciuto così tanto (anche se le immagini parlano da sole)…
Non mi era mai capitato in nessun’altro tempio di vedere così tante statue che rappresentano le divinità buddhiste, ognuna con il proprio cappellino di lana….sia io che Fran abbiamo trovato veramente suggestivo passeggiare in mezzo a queste statue (sono + di 500 in totale) attraverso scale antiche ricoperte dal muschio…un’esperienza magica!

Un’ultima curiosità: il nome del fondatore di questo tempio non dovrebbe suonarvi nuovo….si tratta di Kukai….si, esatto è lo stesso che possiamo ritrovare sul monte Koya, avete proprio indovinato.
Vedere i cervi passeggiare in libertà lungo l’isola

Esattamente come a Nara anche qui c’è un piccolo gruppo di cervi liberi di girare tutta l’isola. Normalmente si raggruppano vicino al santuario di Itsukushima oppure nel parco Momijidani anche se li vedrete pascolare un pò ovunque.
Mi raccomando trattateli sempre come animali selvatici: meglio ammirarli da lontano, non dare loro da mangiare e non cercare di accarezzarli.
Dormire all’interno di un Ryokan e godersi l’isola di Miyajima al tramonto

Dormire sull’isola di Miyajima è molto costoso ed è per questo motivo che la maggior parte dei visitatori viene solo in giornata. Se ne avete la possibilità però, pernottate qui una notte. E’ un’esperienza da non perdere. Noi abbiamo scelto di dormire una notte sull’isola ed è stata una serata veramente magica!
Abbiamo alloggiato al Ryokan Kinsuikan, una locanda tipica giapponese. All’ingresso ci sono stati forniti degli yukata (kimono estivi) da poter indossare lungo il nostro soggiorno se lo desideravamo. La camera era in stile tradizionale giapponese: pavimento in stuoia di paglia e futon per dormire. Tutto comodissimo.
Abbiamo sorseggiato delle bevande nel bar dell’hotel sul lungomare dell’isola e poi abbiamo degustato una cena tipica giapponese: il cibo era squisito.
Ma il meglio doveva ancora arrivare: abbiamo deciso di passeggiare per l’isola e goderci il tramonto. Girare in libertà per l’isola senza la ressa di gente della giornata è stato veramente rilassante. Abbiamo ammirato il santuario di Itsukushima e il Torii gigante all’imbrunire, che bellezza!
E la ciliegina sulla torta è stata incontrare un gruppo di danzatrici locali che si esibivano in una danza tradizionale giapponese accompagnati dalla musica…un modo perfetto per concludere una serata molto speciale.
Finisce qui il nostro racconto sul soggiorno sull’isola di Miyajima: voi ci siete mai stati? Avreste altri consigli da dare? Vi aspetto nei commenti!
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17 commenti
Teresa
Ah, il Giappone! Ma da quanto tempo desidero andarci? E’ una meta che mi affascina moltissimo, e spero di riuscire ad includere anche questa isola nel mio itinerario!
Martina Curra
Assolutamente da non perdere 🙂
Sara Bontempi
Hai raccontato perfettamente il luogo che io ho amato di più del Giappone, ricordo ancora adesso dopo quasi 4 anni il silenzio dell’isola dopo la cena giapponese al ryokan, eravamo si e non 10 persone in tutta l’isola a passeggiare alla sola luce del Torii e i cervi che giravano tranquilli.
Martina Curra
che bello incontrare un altro viaggiatore che ha sperimentato la stessa cosa :)!
Libera
Mi hai fatto sognare con il racconto di quest’isola e non sai quanto mi piacerebbe visitarla!
Martina Curra
Ci credo eheheheh!
partyepartenze
L’Isola di Miyajima è uno dei luoghi che mi piacerebbe visitare quando riuscirò ad andare in Giappone. Ho rimandato per anni, ma spero di riuscire a realizzare presto questo mio grande desiderio.
Martina Curra
Dita incrociate affinchè il tuo sogno si realizzi presto :)!
Elena
Il Giappone è sempre affascinante! L’isola di Miyajima sarebbe dovuta essere una delle nostre mete, ma poi ci siamo concentrati sulle zone di Osaka e Tokyo. Conto però di tornarci un giorno e di includerla nel prossimo viaggio. È la prima volta che capito sul tuo blog e trovo molto interessante concentrare gli articoli sui siti UNESCO. Potrebbe diventare un ottimo punto di riferimento. Complimenti! 😊
Martina Curra
Grazie mille a te per i complimenti :)!
Vi do il tiro
Ma quanto è bella questa isola, grazie per i consigli, ho aggiunto questa metà al road trip che sto organizzando. Mi potresti dire in quale periodo dell’anno l’hai visitata?
Martina Curra
Ci sono stata ad agosto e anche se è un periodo che sconsigliano in molti, noi ci siamo trovati bene! Certo è che bisogna evitare le ore centrali della giornata e organizzarsi per evitare l’afa, ma è fattibile :)! Sogno però di tornare in Giappone in autunno <3
Vi do il tiro
Grazie mille!
Virginia
Siamo stati in Giappone due volte eppure questo tempio non l’abbiamo visto! In entrambi i casi abbiamo scelto itinerari differenti. La chicca del tempio Daisho-in ci ha incuriosito, non amiamo i luoghi troppi affollati
Martina Curra
l’ho trovato bellissimo <3!
Eliana
Uno dei luoghi che bramo di visitare di più! Un luogo dove storia e sacralità di uniscono, uno dei luoghi simbolo del Giappone! Non vedo l’ora di poter partire verso il Sol Levante, sono anni che spero di visitarlo!
Martina Curra
l’isola di Miyajima è un posto veramente da non perdere!!!!