spiaggia di Portonovo
ITALIA

L’anello di Portonovo, il sentiero 309 nel Parco del Conero

Oggi vi porto nelle Marche a visitare un posto meraviglioso. Ci troviamo all’interno del Parco Naturale del Conero dove scoscese rupi bianche e rocce calcaree si tuffano in un mare dalle sfumature blu e verdi.

Le spiagge di Portonovo sono una meta molto ambita tra chi decide di visitare questa bellissima regione. Sono spiagge dai sassi bianchi e mare cristallino, con il Monte Conero che le vigila dall’alto.

Purtroppo quando siamo andati quest’estate, abbiamo trovato tempo nuvoloso e il mare molto mosso. Ma è stato grazie a questo, che ho deciso di esplorare i dintorni e ho percorso l’anello di Portonovo, il sentiero 309 all’interno del parco regionale naturale del Conero.

Se interessa anche a voi sapere come percorrere questo sentiero e cosa è possibile vedere, leggete con attenzione quest’articolo!

Come arrivare a Portonovo

spiagge nascoste a Portonovo
spiagge nascoste a Portonovo

Portonovo è una contrada del Poggio di Ancona, una frazione del capoluogo di regione marchigiano. Tutto il suo territorio si trova all’interno del parco naturale regionale del Conero.

Il modo migliore (e azzarderei a dire, l’unico) per arrivare qui è in macchina, visto il terreno impervio e scosceso delle scogliere del monte Conero. Attenzione perchè per parcheggiare qui ci sono solo due modi:

  • parcheggiare vicino alla spiaggia. C’è un parcheggio (a pagamento) vicino alle spiagge di Portonovo ma è abbastanza piccolo e si riempie molto in fretta. E’ la soluzione più comoda ma anche la più gettonata. Noi siamo riusciti a parcheggiare lì proprio perchè la giornata non era bellissima e non c’era un grande afflusso di gente, in un giorno normale bisogna arrivare prestissimo per sperare di trovare posto lì.
  • La seconda opzione è lasciare la macchina a livello della scogliera e poi scendere in spiaggia grazie a un collegamento bus che fa la spola tra il parcheggio e la spiaggia. E’ un pò più scomodo ma il parcheggio è abbastanza grande e permette a più persone di poter usufruire di queste bellissime spiagge.

Durante il nostro giro nell’anello di Portonovo, abbiamo visto altri parcheggi seminascosti tra le spiagge di proprietà però dei bagni privati o dei ristoranti che affacciano su quest’angolo di mare. Immagino ci voglia un permesso per arrivare fino a lì.

Suggerimenti per godervi al meglio la vostra esperienza

Prima di proseguire nel racconto, vorrei condividere con voi alcuni suggerimenti che di sicuro vi potranno aiutare nella programmazione di quest’escursione.

Se siete tipi da ombrellone e sdraio tutto compreso, allora troverete diverse soluzioni che fanno al caso vostro (abbastanza care, secondo la sottoscritta ma de gustibus!) Potete decidere anche di mangiare all’interno dei lidi. Una specialità assolutamente da provare sono i moscioli, ovvero cozze selvatiche che crescono solo in questa parte della riviera del Conero.

Se invece siete come noi, più o meno esperti nell’arte dell’arrangiarsi, dovete optare per la spiaggia libera. Lo spazio non è tantissimo ma arrivando presto si può trovare posto. Altrimenti girovagando per le altre spiaggette seminascoste, potete trovare anche lì posti liberi.

C’è un bagno pubblico abbastanza vicino al Lago Grande, punto di partenza per il sentiero 309, l’anello di Portonovo. Oppure si può usufruire dei vari bagni dei lidi, previa consumazione presso gli stessi.

Trattandosi di una spiaggia sassosa, conviene portare con sè delle scarpette adatte anche per fare il bagno. Anche per il sentiero, meglio calzare delle scarpe da ginnastica e lasciare in spiaggia le infradito: lo dico con cognizione di causa, perchè stupidamente ho sottovalutato la lunghezza e la difficoltà del percorso e il giorno dopo ero piena di bolle ai piedi!

Trekking sul sentiero 309, l’anello di Portonovo

lago grande
il lago grande

Il modo migliore per esplorare questo tratto di costa è abbinare a un bel bagno una passeggiata sull’anello di Portonovo. Il punto di partenza ideale è il lago Grande, come vi anticipavo, ma trattandosi di un sentiero circolare si può partire da qualsiasi punto del sentiero.

Come tempo di percorrenza sui pannelli esplicativi viene indicato all’incirca 1 ora e mezza solo andata. Noi ci abbiamo impiegato due ore andando dal Lago Grande fino alla Chiesetta di Santa Maria di Portonovo e al Lago Profondo per poi tornare ripercorrendo gli stessi passi.

Tenete conto che non sempre il sentiero è ben segnalato e ci è capitato più di una volta di dover tornare sui nostri passi perchè avevamo sbagliato cammino. Abbiamo percorso anche dei tratti di strada sterrata dove passavano anche la macchine, ma la maggior parte del sentiero è in mezzo al sottobosco o tra le spiagge.

Punti d’interesse del sentiero ad anello di Portonovo

indicazioni anello di Portonovo
indicazioni anello di Portonovo
sottobosco
sottobosco

Potremmo grosso modo dividere in due macrosezioni i punti d’interesse di questo sentiero:

  1. I punti di interesse naturalistici
  2. I punti di interesse culturali

Natura

lago profondo
lago profondo
indicazioni sentiero 309 anello di Portonovo
indicazioni sentiero 309 anello di Portonovo

Per quanto riguarda il lato naturalistico, a parte il sottobosco già citato, il sentiero passa attraverso due laghi di acqua salmastra: il lago Grande e quello Profondo. L’origine di questi due laghi è molto interessante: il monte Conero, con rocce friabili e continuamente sottoposto alle mareggiate, era soggetto a numerose frane.

Un’enorme frana trasformò completamente il paesaggio e separò le acque dei due laghi dall’acqua del mare. Grazie alle frequenti piogge, l’acqua salina presente nei laghi iniziò a mescolarsi con l’acqua piovana diventando acqua salmastra. Con il tempo anche numerose specie animali e vegetali scelsero questi due laghi come loro dimora naturale trasformandoli in due preziosi ecosistemi naturali.

Purtroppo durante il secondo dopoguerra, parte di questi ecosistemi venne distrutta per costruire parcheggi e stabilimenti balneari. Per fortuna da qualche anno a questa parte le istituzioni stanno attuando degli importanti progetti di salvaguardia che iniziano a mostrare i loro frutti.

Cultura

la torre di guardia
la torre di guardia

Per quanto riguarda la parte culturale, segnalo il fortino napoleonico trasformato in hotel e ristorante (si può ammirare solo da fuori a meno che non decidiate di mangiare o pernottare lì). Venne costruito nel 1810 da un generale francese incaricato da Napoleone in persona di difendere questo tratto di costa dalle incursioni degli inglesi.

La Torre di Guardia invece, detta anche Torre de Bosis, venne edificata all’incirca un secolo prima (1716) da Papa Clemente XI Albani sempre con un intento difensivo. Pensate che alla fine dell’ottocento, un poeta anconetano, Adolfo de Bosis per l’appunto, l’acquistò per farla diventare la residenza estiva della sua famiglia. Mica male per essere un poeta, no?

L’edificio senza dubbio più interessante di tutti però è la Chiesa Santa Maria di Portonovo. E’ una chiesetta di stile romanico in equilibrio tra il blu del mare e il verde della natura che la circonda. E’ stata ristrutturata di recente e dev’essere proprio bella da vedere, purtroppo noi l’abbiamo trovata chiusa. E’ aperta infatti solo dal mercoledì alla domenica dalle 16:30 alle 19:30. Vi lascio un link al testo di una collega blogger che l’ha visitata al suo interno se avete voglia di approfondire.

Termina qui la nostra esperienza sulla riviera del Conero a spasso lungo l’anello di Portonovo. E voi siete mai stati qui o avete intenzione di visitarlo a breve? Vi leggo nei commenti!

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