ronda città romantica
SPAGNA

8 motivi per visitare Ronda, la città romantica

Se stai pensando di visitare l’Andalusia e sei indeciso sul tuo itinerario, sappi che Ronda dovrà assolutamente far parte della tua lista di posti da vedere. E non è solo per via del suo famosissimo ponte sospeso sul Tajo (spaccatura che divide in due la città) o per via dei suoi vari palazzi signorili.

E’ proprio l’atmosfera che si respira in questa bellissima cittadina andalusa a invitarvi a fermarvi. Ci sarà un motivo infatti se vari viaggiatori romantici nel loro Gran Tour d’Europa sceglievano proprio Ronda come loro dimora andalusa! Pronti a scoprire gli 8 motivi per fermarsi qui?

1) Ammirare il Tajo e il Ponte Nuovo da varie angolazioni

il ponte nuovo da vicino

Senza dubbio il motivo principale che spinge i viaggiatori a fermarsi qui è la conformazione geografica della città. E’ arroccata al di sopra di una gola profonda (chiamata Tajo in spagnolo) che separa la città nuova da quella antica. Il punto di collegamento tra le due parti della città è il Ponte Nuovo, un autentico capolavoro di ingenieria del diciottesimo secolo.

Esistono vari punti da dove poter ammirare il ponte in tutta la sua bellezza sia dall’alto che dal basso.

Il primo punto panoramico che vi consiglio è l’Alameda del Tajo, un grazioso parco ottocentesco che si trova a poca distanza dalla plaza de Toros e dal ponte nuovo. Questo parco alberato è ideale soprattutto nei mesi estivi, per trovare un pò d’ombra e sfuggire alle temperature torride che quasi sempre arroventano questa terra del sud.

alameda del tajo

All’interno del parco troverete varie iscrizioni dedicate a personaggi famosi che hanno soggiornato a Ronda, ad esempio Ernest Hemingway o Orson Welles.

Se lo percorrete tutto fino alla fine, troverete il paseo de los ingleses, una passeggiata con viste mozzafiato sul Tajo, sul fiume Guadalevin, sul ponte nuovo e su tutti i dintorni di questa splendida città.

Le foto migliori? Recatevi nel punto dove c’è un piccolo graziosissimo gazebo battuto in ferro. Proprio lì accanto troverete un balcone da dove catturare con migliaia di scatti (uno solo, sono certa non vi basterà) quello che vedono i vostri occhi. Proprio in questo punto di solito si riuniscono anche cantanti di strada per allietare con la loro musica i passanti. Che posto magico!

Un’altro punto dove ammirare il ponte nuovo è avvicinarsi il più possibile ad esso tramite un piccolo sentiero che passa vicino al Parador (Hotel lussuoso) di Ronda. Da lì potrete ammirare il ponte in tutta la sua altezza, vicinissimi.

Proprio lì si trova anche l’entrata al centro di interpretazione del ponte, un piccolo museo all’interno del ponte. Il costo del biglietto è di 2 euro molto economico, ma onestamente, la visita non ci ha molto entusiasmato. Il percorso della visita è proprio minuscolo, non ne vale molto la pena.

Per ammirare il ponte dal basso (esperienza super raccomandabile!) dovete raggiungere Plaza María Auxiliadora.

Da lì parte un piccolo sentiero che in circa 10/15 minuti vi porterà a un punto panoramico per ammirare il ponte dal basso. Assolutamente da non perdere, da questo punto il ponte appare ancora più maestoso e spettacolare che da sopra.

passeggiata per arrivare al ponte nuovo
ponte nuovo da sotto

Il sentiero è in pendenza, con scalinate di roccia e una piccola parte in terra battuta alla fine. Non è difficile (l’abbiamo percorso con un bimbo di due anni e mezzo) ma non è adattato nè per persone disabili nè per passeggini. Vi consiglio di portare i bimbi nel marsupio. Noi ci siamo fermati al primo punto panoramico ma la strada prosegue fino ad arrivare in fondo alla valle.

2) Visitare i vari palazzi signorili nascosti tra le vie del centro

panorama ronda

E’ una fortuna che la parte antica della città si sia conservata così bene. I vicoli stretti del centro costituiscono un intricato e affascinante labirinto. Perdersi tra queste vie è assolutamente consigliabile, è proprio qui che si nasconde la vera anima della città di Ronda.

Ogni tanto qualche palazzo signorile più o meno ben conservato spunta fuori tra le belle casette bianche. Si da il caso, in più, che alcuni di questi palazzi sono aperti e visitabili dal pubblico.

Ve ne consiglio soprattutto due:

IL PALACIO DI MONDRAGÓN: si tratta di un palazzo di arte mudejar e rinascimentale, conosciuto anche come palazzo del marchese di Villasierra. L’origine di questo palazzo è chiaramente musulmana ma in seguito alla reconquista cristiana dei re cattolici la sua struttura venne cambiata più volte per adattarsi al gusto europeo. I giardini del palazzo sono molto curati e ben tenuti.

Ospita al suo interno il museo municipale di Ronda. Il biglietto di ingresso di 4 € permette così di visitare un bel palazzo d’epoca e allo stesso tempo di informarsi più dettagliatamente sulla storia della città. I bambini con età inferiore ai 14 anni entrano gratis e il mercoledì l’entrata è libera per tutti. Trovate più informazioni, nel sito ufficiale del museo.

LA CASA MUSEO DON BOSCO: Questa casa museo è un’assoluta chicca da non perdere. Non tanto per gli interni della casa, che sono interessanti ma nulla di più, ma per il piccolo e davvero ben curato giardino con delle viste spettacolari sul Tajo. La storia di questa casa è molto curiosa: i proprietari del palazzo morirono senza avere discendenza e decisero di lasciarla in eredità alla congregazione cattolica salesiana.

giardini della casa don juan bosco

Venne utilizzata principalmente come sanatorio per salesiani che necessitavano di cure e/o riposo. In seguito passò a essere residenza universataria per studenti di basso ceto sociale e luogo di preghiera dove si impartivano classi di catechismo. Nel 2008 venne dismessa la funzione religiosa e si decise di aprire la casa ai visitatori con fini turistici. Il costo del biglietto è molto economico: € 2,50 a persona.

C’è anche un terzo palazzo molto famoso, la casa del Rey Moro, che si trova nella parte interna della città ma non l’ho mai visitato personalmente.

3) Visitare una delle più antiche plaza de Toros spagnole

Proprio qui a Ronda si trova una delle plaza de toros più antiche della Spagna. Venne inaugurata ufficialmente nel 1785 con una corrida di uno dei toreri più famosi della storia, Pedro Romero.

Il biglietto d’entrata di 9 € (10,50 € con audioguida) permette di entrare all’interno della plaza de toros e visitare un piccolo museo annesso contenente oggetti relazionati con il mondo taurino. La Real Maestranza de Caballería de Ronda è la proprietaria di questa plaza de toros ed è per questo motivo che si possono visitare anche gli spazi dedicati alla scuola di equitazione. Per ulteriori informazioni, vi rimando al sito stesso della plaza de toros.

Piccolo inciso: sono cosciente del fatto che esiste molta controversia sulla tauromachia, io stessa sono contro la corrida. Credo però che visitare una plaza de toros (ovviamente non quando è in corso una corrida) sia simile ad entrare in una chiesa pur non essendo religioso. Si ammira il lato estetico, culturale e storico della costruzione senza emettere giudizi di valore. Voi cosa ne pensate?

4) Sentirsi come al tempo della dominazione musulmana visitando i suoi bagni arabi

I bagni arabi o hamman della città sono tra i migliori conservati di tutta l’Andalusia. Ci raccontano della dominazione musulmana di questa regione spagnola, che ha lasciato importanti testimonianze a livello monumentale e non solo.

Per arrivare fino a qui è necessario scendere fino alla città bassa e attraversare il vecchio ponte arabo, meno famoso rispetto al ponte nuovo ma comunque molto suggestivo. I bagni erano stati infatti costruiti al di fuori del centro storico dell’epoca, vicino a una sorgente che serviva per rifornire loro acqua.

Sono stati costruiti seguendo il modello romano con delle vasche di acqua calda, a temperatura ambiente e fredda.

Quello che attirerà la vostra attenzione durante la visita sicuramente è l’impressionante stato di conservazione dei bagni: sono arrivati ai giorni nostri pressochè intatti! Mica male per un edificio con quasi mille anni di storia!

Il biglietto d’entrata costa 4,50 €, mentre il ridotto per bambini, studenti e pensionati vale 3 €.

5) Conoscere da vicino autentiche rovine romane

A poca distanza da Ronda (27 minuti in macchina/22 km), si trovano le rovine dell’antica città romana di Acinipo. Rimane ancora tantissimo da scoprire e scavare ma per ora si possono ammirare resti delle terme, di una domus romana e di un anfiteatro romano perfettamente conservato.

L’entrata è gratuita, c’è ampia possibilità di parcheggiare e, trattandosi di un sito poco conosciuto, è molto probabile trovarsi completamente soli ad ammirare questa meraviglia del passato.

Tenete conto che trattandosi di un posto in alto, anche le viste dell’ambiente circostante sono bellissime. In estate vi conviene però arrivare presto perchè c’è poca ombra. Gli orari di apertura variano in base ai mesi ma generalmente è aperto da mercoledì a domenica dalle 09:00 alle 14:30. Potete consultare gli orari di apertura in questo link.

Se volete approfittare di una visita guidata, date un’occhiata a questo free tour a Acinipo.

6) Passeggiare all’interno di un giardino terrazzato

jardines de cuenca

Stanchi di tanta cultura? Niente di meglio che un bel giardino dove riposare gli occhi e la mente. Si tratta di un giardino terrazzato dall’altra parte del ponte nuovo poco conosciuto. Il nome (Jardines de Cuenca) è un’omaggio alla città castigliana gemellata con Ronda.

Ci si può rilassare in una delle tante panchine disposte lungo il percorso ammirando il ponte e la città da una prospettiva insolita. Quanta bellezza!

7) Contemplare il mix di stili architettonici della chiesa di Santa María la Mayor

In Andalusia la storia non si legge nei libri: basta ricercarla nei suoi monumenti! Il caso più famoso è la Mezquita di Córdoba, dove la stratificazione di stili architettonici ha trasformato una moschea musulmana in una chiesa cattolica.

Anche qui a Ronda possiamo trovarne un piccolo esempio: la chiesa di Santa María la Mayor. Si trova in pieno centro della città e si eleva sopra un’antica moschea. Alcuni resti dell’antica moschea sono visibili anche ora integrati all’interno della chiesa odierna.

La chiesa passò tramite varie fasi di costruzione: una prima di stile gotico e successivamente una fase rinascimentale. La costruzione infatti iniziò nel quindicesimo secolo e venne ultimata due secoli dopo.

Un’ultimo elemento della chiesa richiama l’attenzione: non è molto usuale infatti vedere una triplice galleria porticata sulla facciata di un tempio religioso. Venne costruita per permettere una visione privilegiata degli spettacoli ospitati nella piazza circostante.

La plaza Duquesa de Parcent ospita, a parte della chiesa di Santa María la Mayor, il palazzo del comune di Ronda e due conventi (de Santa Isabel y de la Caridad).

8) Visitare i dintorni della città

Ronda è un ottimo punto di partenza per raggiungere molti punti d’interesse molto vicini alla città. Qui sul blog vi ho parlato di Setenil de las Bodegas, un bellissimo paesino che fa parte dell’itinerario dei paesini bianchi e che ha come particolarità il fatto di avere alcune case ricavate nella roccia.

Olvera è un altro paesino bianco con un castello arabo e una chiesa parrocchiale in cima e con delle viste da infarto sulla campagna circostante.

Júzcar invece è un piccolo paesino dove le sue case sono tutte colorate di blu: i Puffi sono gli assoluti protagonisti qui!

Tutti questi paesini sono raggiungibili in poco tempo da Ronda in macchina. Se non avete la macchina a disposizione, potete dare un’occhiata a quest’escursione guidata fino a Setenil de las Bodegas.

E voi siete mai stati a Ronda? Quali punti vi hanno colpito di più o quali non avevate preso in considerazione prima? Alla prossima avventura!

3 commenti

  • Claudia

    Ma quanto è bella Ronda! Lo è ancora di più di notte, quasi magica! Sono pienamente d’accordo con te sulla plaza de toros è un po’ come non visitare il Colosseo perchè un tempo c’erano spettacoli cruenti

  • Marina

    Purtroppo nel mio viaggio in Andalusia, ho saltato proprio Ronda e mi rendo conto che è stato davvero un peccato. Riguardo a visitare la plaza de toros, mi dispiace, non lo farei, non voglio supportare in nessun modo questo barbaro spettacolo che dovrebbe essere finalmente abolito. Nel Colosseo gli spettacoli cruenti avvenivano 2000 anni fa, la corrida viene fatta ancora oggi.

  • Veronica

    Non sapevo che Hemingway o Orson Welles avessere passato del tempo a Ronda. Avevo sentito parlare di questa città un paio di anni fa per la prima volta e devo dire che poi era sfuggita dal mio radar. Sicuramente merita una visita, magari in un on the road della Spagna.

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