PATRIMONIO UNESCO,  SPAGNA

Valencia e le Fallas

Visitare Valencia era senza dubbio uno dei miei sogni da molto tempo. Così a marzo ho deciso di fare una gita in giornata veramente express per vedere il famoso festival delle Fallas e andare a visitare la Lonja de la Seda, entrambi patrimonio mondiale dell’umanità (le Fallas fanno però parte del patrimonio immateriale). Si è trattato veramente di un viaggio intenso, a dir la verità perchè per poter arrivare lì ho preso treno + metro + bus sia all’andata che al ritorno per un totale di 11 ore di viaggio (5 ore e mezza sia all’andata che al ritorno).

Nonostante la “mazzata”, sono rimasta veramente soddisfatta della giornata passata a Valencia. Ovviamente non posso dire di aver visitato tutta la città e dovrò assolutamente tornare ma sono riuscita nell’intento di godermi Valencia festiva e di visitare l’unico monumento che avevo intenzione di visitare per cui voglio condividere con voi alcune informazioni che potrebbero risultarvi utili se avete intenzione di visitare questa splendida città (spero potendole dedicare molto più tempo di quello che le ho dedicato io).

LE FALLAS

Si tratta di una festa per celebrare l’arrivo della primavera che si svolge nella prima metà del mese di marzo, dall’1 al 19 marzo. Durante tutto l’anno varie commissioni si occupano di creare delle gigantesche e variopinte statue colorate di cartapesta e/o legno chiamate Ninot. Le statue vengono poi montate in varie luoghi strategici della città ed esposte fino al 19 marzo quando verranno poi bruciate l’ultima notte per simboleggiare il passaggio dall’inverno alla primavera e la necessità di lasciarsi dietro il passato per vivere meglio il futuro.

Avendole potute ammirare dal vivo vi assicuro che sono delle vere e proprie opere d’arte e vi verrà un pò di magone a pensare che sono destinate a finire in cenere. Per fortuna ogni anno una giuria sceglie il Ninot più bello dell’anno e lo salva dal fuoco permettendoci così di poterlo ammirare anche a distanza di anni. Le tematiche scelte dalle varie commissioni sono quasi sempre di sfondo ironico e politico: quest’anno ad esempio ci sono stati moltissimi riferimenti all’alluvione che a ottobre del 2024 ha fatto tantissime vittime nei paesi vicini a Valencia. La città si è salvata grazie al fatto che nel 1986, proprio per evitare gli effetti devastanti delle alluvioni ricorrenti in questa zona, venne deciso di deviare il percorso del fiume Turia e trasformare il terreno rimasto in un bellissimo parco all’aria aperta tra i più grandi della Spagna.

Non si può però parlare delle Fallas senza parlare di petardi e fuochi d’artificio, che sono letteralmente onnipresenti in città durante questi giorni. Ogni giorno alle 14:00 nella piazza del Comune si può assistere alla Mascletá, un lancio di fuochi d’artificio e petardi durante 10 minuti che lascia veramente a bocca aperta. Se decidete di assistere, assicuratevi di andare per tempo dato che tutte le vie limitrofe si riempiono di gente e noi ad esempio siamo riuscite a vedere qualcosa anche se eravamo letteralmente attaccate a dei cassonetti della spazzatura.

Un altro aspetto che mi è piaciuto particolarmente sono i vestiti tipici che portavano le bambine, ragazze e donne falleras con abiti dai colori sgargianti e capigliature con chignon molto vistosi. Una meraviglia!

Se non vi piace la confusione e odiate i petardi, questa festa non fa assolutamente per voi. In centro città si radunano migliaia di persone con voglia di fare festa e pure i bambini (!) si divertono a lanciare petardi ovunque. Meglio infatti tornare in città in un giorno normale e visitarla con più calma.

LA LONJA DE LA SEDA

A Valencia potrete trovare in centro, proprio accanto al mercato centrale, l’unico patrimonio UNESCO della città: la Lonja de la Seda, in italiano la loggia della seta e/o dei mercanti.

E’ entrata a far parte nel 1996 del prestigioso riconoscimento dell’UNESCO perché:

costruito tra il 1482 e il 1533, questo insieme di edifici venne destinato all’inizio al commercio della seta e da allora ha ricoperto sempre funzioni di tipo mercantile. Capolavoro del gotico fiammingo, la loggia e la sua straordinaria sala della contrattazione mostrano il potere e la ricchezza di una grande città meditterranea commerciale nel XV e XVI secolo.

E’ un edificio piccolino che si visita facilmente in poco tempo e a un prezzo veramente modico: 2 euro l’ingresso intero. L’edificio intero è diviso in tre parti: la Sala de la Contratación, senza dubbio la parte più bella per via delle bellissime colonne elicoidali che si aprono come fossero palme, creazione dell’architetto Pere Compte. All’esterno si trova un grazioso patio degli aranci mentre al piano superiore si trova la sala del Consulado del Mar, dove venne istituito il primo tribunale mercantile spagnolo. La parte più bella della sala si trova senza dubbio guardando al soffitto, dove un bellissimo tetto finemente decorato che era appartenuto al primo edificio del comune di Valencia.

Per noi la visita è stata un modo per fare una pausa dai petardi e festeggiamenti incessanti per le Fallas e riuscire ad avere un momento di pace fortemente necessario. Il resto del tempo a disposizione lo abbiamo impiegato per girovagare in città soprattutto nel Barrio del Carmen e berci una buonissima Agua de Valencia prima di tornare a casa.

Valencia, tornerò sicuramente, questa è una promessa!

E voi? Siete mai stati a Valencia? Cosa mi consigliate di vedere la prossima volta?Fatemelo sapere nei commenti!

Un commento

  • Eliana

    Sono contenta che anche tu sia rimasta ammaliata da Valencia, per un pelo non ci siamo incrociate!
    Ho adorato tutto di questa città (tranne i fastidiosi petardi): Las Fallas è una festa incredibile e le sculture sono a dir poco eccezionali!

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