Una passeggiata a Santarcangelo di Romagna
Santarcangelo di Romagna è un borgo medioevale sospeso nel tempo. Passeggiare per le sue stradine acciottolate senza meta ti trasporta direttamente a un’altra epoca, un’esperienza da non perdere se siete in zona.
Vi propongo di seguito una semplice passeggiata tra le stradine di Santarcangelo di Romagna alla scoperta dei suoi monumenti più interessanti e dei punti panoramici migliori. Continuate a leggere per saperne di più!
Cosa vedere a Santarcangelo di Romagna
Il punto di partenza ideale per visitare Santarcangelo di Romagna potrebbe essere Piazza Ganganelli. Da lì parte il centro storico e trovate i principali monumenti di questa cittadina romagnola.
1. ARCO GANGANELLI E FONTANA DELLA PIGNA
Come vi dicevo prima, la piazza Ganganelli rappresenta un punto ideale di inizio percorso per visitare questa bellissima cittadina.
E’ una bella piazza spaziosa che ospita ogni lunedì un grazioso mercato settimanale. L’arco Ganganelli, che porta lo stesso nome della piazza, attira tutti gli sguardi: è dedicato al papa Clemente XIV (Lorenzo Ganganelli), il più illustre concittadino santarcangiolese. Venne costruito dall’architetto “ufficiale” della Santa Sede, Cosimo Morelli, e i suoi lavori terminarono nel 1777.
Proprio accanto all’arco, troverete un’incantevole fontana detta della Pigna. Fu costruita nel 1989 e restaurata nel 2014 su disegno di Tonino Guerra, poeta, scrittore e sceneggiatore santarcangiolese. La pigna posta al centro è simbolo di accoglienza, prosperità e abbondanza.
Sotto i portici che accompagnano parte della piazza ci sono molti localini caratteristici: io sono stata a fare merenda al Cucinino e ve lo consiglio spassionatamente! L’arredamento è molto curato e i piatti sono belli da vedere e deliziosi da assaggiare, cosa volere di più?
2. PASSEGGIARE SENZA META PER LE STRADINE DEL CENTRO
E’ un consiglio che do spesso nei miei articoli, ma penso sempre che sia la miglior manera per scoprire gli angoli più caratteristici del posto che si sta visitando.
Credo che sia soprattutto vero quando si parla di un borgo medievale come Santarcangelo di Romagna. Ogni angolo può nascondere un punto panoramico o un monumento da visitare, un localino caratteristico o una stradina acciottolata.
L’atmosfera è spesso di tranquillità e pace assoluta, una meraviglia! Vale la pena affrontare la stessa passeggiata anche di sera per godere delle stesse stradine illuminate con lucine soffuse.
3. ARRIVARE FINO ALLA ROCCA MALATESTIANA
Dalle stradine del centro storico in un attimo si arriva fino alla Rocca Malatestiana. Potete scegliere come punto d’inizio la chiesa collegiata che si trova in via Cesare Battisti. Purtroppo non sono riuscita ad entrare dentro la chiesa dato che la stavano ristrutturando. Da lì si può prendere via Massani e via Beato Malatesta per arrivare fino alla rocca Malatestiana.
In queste due vie troviamo alcuni punti d’interesse della città: l’antica prigione, la casa di Lorenzo Ganganelli (il papa Clemente XIV) e un punto panoramico dal quale si vede tutta la piana antistante Santarcangelo di Romagna.
Alla fine di via Malatesta c’è uno slargo che da una parte porta al convento dei cappuccini e dall’altro alla Rocca malatestiana.
Per curiosità siamo andati a dare un’occhiata al convento dei cappuccini, anche se solo dall’esterno. Risale al diciassettesimo secolo (1654-1661) e venne rioccupato nel 1852 a seguito della soppressione per ordine del governo napoleonico. Senza poter entrare all’interno del convento, si può sbirciare tra le grate di una grotta con alcune statue religiose e si può entrare all’interno della chiesa del convento.
Nel parco circostante il convento si può godere di un panorama meraviglioso sul borgo medievale di Santarcangelo e sulla natura circostante.
La Rocca Malatestiana, detta anche castello di Santarcangelo, fa parte dell’associazione dimore storiche italiane. Risale al 1386, anche se poi vennero aggiunti tre torrioni nel 1447 da Sigismondo Pandolfo Malatesta. Noi l’abbiamo vista solo dall’esterno ma è visitabile anche internamente, sia con visite guidate che per conto proprio. Se siete interessati vi lascio qui il link al sito del castello dove poter organizzare al meglio la vostra visita.
4. PASSEGGIARE PER IL BORGO MEDIEVALE
Se già vale la pena passeggiare per la parte bassa del borgo, la parte alta è un autentico gioiellino. La calma qui è pressochè assoluta e ogni casa compete con la successiva in bellezza e incanto.
Qui avrete solo l’imbarazzo della scelta in quanto a foto indimenticabili: panorami meravigliosi della conca circostante, casine incantevoli, murales e graffiti particolari. In Piazza Galassi c’è uno dei simboli della città: la Torre Campanaria.
E’ alta 25 metri ed è chiamata Campanone ed è in stile neogotico. Venne costruita nel 1893 in sostituzione dell’antica torre, abbattuta perchè fatiscente.
5. VISITARE LE GROTTE TUFACEE
Senza dubbio questa è l’attività più interessante che potete fare a Santarcangelo. Esiste infatti una vera e propria città sotterranea sotto il borgo medievale! Un mondo nascosto e misterioso fatto di cunicoli, pozzi, gallerie ed imponenti sale circolari. Si tratta di centocinquanta grotte situate nella parte orientale del colle Giove, il colle dove sorge Santarcangelo.
Ho parlato di grotte, utilizzando in realtà un termine improprio, perchè si conoscono popolarmente così, ma la guida ci ha spiegato che si tratta in realtà di ipogei. La principale differenza con le grotte è che in caso di ipogei si tratta di cavità artificiali, costruite dall’uomo mentre le grotte sono cavità naturali.
Non si sa esattamente con che scopo vennero costruiti. Alcune teorie sostengono che si trattava di depositi per il grano o per conservare il vino (non dimentichiamo che il Sangiovese è di casa qui!). Altre teorie invece collegano questi ipogei a luoghi di culto o rifugi paleocristiani.
La maggior parte delle grotte non sono visitabili, dato che si tratta di proprietà private. Per fortuna alcuni proprietari decisero di lasciare in eredità al comune di Santarcangelo le due grotte che si possono visitare attualmente: la Grotta Amati e la Grotta Contradina (dette Grotte di San Michele).
La guida ci ha spiegato inoltre che pur essendo chiamate tufacee, non sono fatte di tufo ma di sabbia e argilla. Durante la seconda guerra mondiale vennero utilizzati come rifugi antiaerei.
Più di 8.000 persone trovarono rifugio all’interno di queste cavità artificiali in condizioni igieniche a volte molto precarie. Disgraziatamente il 30 settembre 1944, quando Santarcangelo era stata appena liberata dal dominio nazifascista, successe una tragedia.
Alcune persone si trovavano fuori dalle grotte per mangiare la cioccolata distribuita da un camion inglese quando una granata tedesca centrò in pieno il camion facendolo esplodere. Otto persone vennero ammazzate sul colpo e tante altre riportarono gravi ferite.
La temperatura all’interno delle grotte è di 12-13 gradi costanti anche in estate per cui non viene male portarsi un golfino dietro. I biglietti si possono acquistare presso la proloco di Santarcangelo: intero 4,00 €, ridotto 3,00 € e gratis per bimbi da 0-14 anni, disabili e accompagnatori.
….e se durante la vostra passeggiata a Santarcangelo di Romagna vi dovesse venir fame, è uno solo il posticino che fa al caso vostro: la Gelateria Latte più che si trova in viale Gaetano Marini 12. Un gelato veramente fantastico, per me il miglior gusto di lampone mai assaggiato e la panna montata è un vero spettacolo!
Siamo arrivati fino a qui con il racconto della nostra passeggiata a Santarcangelo di Romagna. E voi siete mai stati qui? Avreste altri consigli da dare a chi visita questo bellissimo borgo? Vi aspetto nei commenti!
20 commenti
Annalisa Trevaligie-Travelblog
Ho scoperto la differenza tra grotte e ipogei a Matera, grazie alle preziose guide del posto. Anche qui l’uomo e la sua mano hanno creato delle meraviglie…Segno questo borgo delizioso per la prossima incursione in regione.
Martina Curra
siiii è davvero un borgo suggestivo da visitare!
Bru
Ne ho sentito parlare spesso ma non ci sono mai stata, e quindi come sempre leggo e prendo appunti preziosi
Martina Curra
grazie mille cara!
Valentina
Ultimamente stiamo visitando diversi borghi dell’Emilia Romagna, Sant’Arcangelo ci manca ma dopo aver letto il tuo articolo penso proprio che valga la pena farci un giro!
Martina Curra
assolutamente, poi fatemi sapere se è stato di vostro gradimento!
Mimì
Ciao carissima! Ci avevo fatto un pensierino durante l’ultimo TTG a Rimini, poi, ho dovuto rimandare l’appuntamento con la visita a Sant’Arcangelo di Romagna. Vorrà dire che quando ci andrò, porterò come promemoria il tuo scritto, per visitarlo al meglio!
Un abbraccio!
Mimì
Martina Curra
grazie cara, fammi sapere poi se ti è piaciuto 🙂
Lara
Io abito vicina a Santarcangelo ed è uno dei luoghi, a mio parere, più belli del nostro circondario. Adoro soprattutto il borgo, ha tante storie da raccontare e il castello che ho avuto il piacere di visitarlo a maggio scorso. Bello l’articolo!
Martina Curra
E’ un borgo meraviglioso a mio parere 🙂
Libera
Santarcangelo è una vera chicca dell’entroterra romagnolo. Quello che mi ha colpito di più sono gli splendidi ipogei: una vera città sotto la città!!
Martina Curra
una visita da non perdere 🙂
Paola
Mai stata, ma è sicuramente da prendere in considerazione! Ha degli angoli davvero suggestivi!
Martina Curra
una meraviglia, posso assicurare!
Eliana
Ci sono stata nel 2020 poco prima del primo lockdown e mi ha affascinati molto come cittadina: ho mangiato benissimo e mi sono trovata molto bene. Peccato che tanti luoghi fossero già chiusi per il covid, come la Rocca o il Museo dei Bottoni. Un motivo in più per tornare!
Martina Curra
ma certo!!!
Veronica
Non conoscevo Santarcangelo di Romagna se non di nome ma sono contenta di averla scoperta meglio grazie a te. Non credevo ci fossero persino delle grotte che avrebbero potuto essere luoghi di culto secoli fa. Sicuramente un luogo da mettere in itinerario per un on the road in Emilia Romagna.
Martina Curra
mi fa piacere 🙂
Lara
Mai stata, e sembra davvero un bellissimo borgo, diciamo che sono fan dei borghi piuttosto che delle città, quindi aggiungo anche questo alla lista. Grazie.
Martina Curra
mi fa piacere 🙂