Una visita express a Modena
Al ritorno dalla nostra settimana di sole, mare e spiaggia a Pinarella di Cervia ci siamo fermati qualche ora a Modena per spezzare il viaggio di ritorno verso Milano. Ovviamente non è stato minimamente sufficiente per visitare tutte le bellezze di questa bella città emiliana, ma ci siamo concentrati sulla Piazza Grande che, insieme alla Torre Civica e al Duomo sono parte della lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Modena patrimonio UNESCO
La Piazza Grande, il Duomo e la Torre Civica sono entrati a far parte nel 1997 nella lista dei patrimoni dell’umanità perché:
costruito nel dodicesimo secolo da due grandi artisti, Lanfranco e Wiligelmo, il magnifico Duomo di Modena è un capolavoro artistico degli inizi del romanico. Insieme alla piazza e la snella torre cittadina testimonia il vigore della fede che incoraggiò i suoi costruttori, così come il potere della dinastia dei Canossa che ordinò la sua costruzione.
Dove parcheggiare a Modena
Faccio un piccolo inciso perché ritengo che valga la pena segnalare un parcheggio molto comodo ed economico vicino sia al centro della città sia all’autostrada, per chi come noi, decide di fare una deviazione in giornata prima del ritorno a casa.
Si tratta del parcheggio del centro proprio accanto al parco Novi Sad, ex ippodromo della città. C’è la possibilità di poter pagare direttamente con il telepass e comunque il costo del parcheggio è di 1,40 € all’ora, molto contenuto. In 10 minuti prendendo via Ganaceto, girando in via Emilia centro per poi imboccare Corso Duomo e via Lanfranco si arriva davanti al Duomo e alla Piazza Grande.
La Piazza Grande, il Duomo e la Torre Civica
PIAZZA GRANDE
Il primo impatto con la piazza Grande è stato veramente imponente: si tratta infatti di una piazza veramente scenografica. Noi siamo entrati accedendo da un viale porticato e abbiamo visto per prima la Torre Ghirlandina per poi vedere il Duomo e il resto della piazza. E’ la piazza principale della città e dove è concentrato sia il potere politico (il palazzo comunale) sia quello religioso (il Duomo e l’Arcivescovado).
Nata nel dodicesimo secolo come Piazza del Duomo, passò in seguito nel diciassettesimo secolo a chiamarsi Piazza Grande e da allora il nome è rimasto invariato. A un lato della piazza una curiosa pietra richiama l’attenzione: si tratta della Pietra Ringadora.
Il nome dovrebbe significare “pietra che arringa”: serviva infatti come tribuna per gli oratori che nel medioevo durante le adunate popolari parlavano ai cittadini. Non veniva però usata solamente con questo scopo, ma anche come pietra del disonore. I debitori infatti venivano pubblicamente esposti qui e obbligati a restituire i loro debiti ai creditori. Un ultimo uso macabro invece prevedeva l’esposizione dei cadaveri trovati e morti non per cause accidentali, nella speranza che qualcuno identificasse il morto e aiutasse a chiarire le cause dell’omicidio.
Quando siamo arrivati nel palazzo comunale si stava celebrando un matrimonio, ed è stato molto bello vedere gli sposi e gli invitati festeggiare insieme. Mica male come posto per celebrare il proprio sí!
TORRE GHIRLANDINA
La Torre Ghirlandina detta anche Torre Civica è un altro simbolo della città. Si tratta di una torre alta 86 metri che svetta alta sul resto della piazza. Si trova accanto al Duomo di Modena anche se separata rispetto al corpo centrale della chiesa.
Si può visitare pagando i 3 € del biglietto d’ingresso per poi salire i 200 gradini che separano la base dalla cima. Noi per ragioni di tempo e con bimbi a seguito abbiamo preferito evitare e concentrarci sulla visita al Duomo ma la vista della città dall’alto dev’essere veramente magnifica.
IL DUOMO DI MODENA
Il nome ufficiale del Duomo di Modena è Cattedrale Metropolitana di Santa Maria Assunta in Cielo e San Geminiano ed è noto anche come “Casa di San Geminiano”. La visita è gratuita anche se è importante rispettare gli orari del culto.
Quello che ammiriamo oggi è il risultato del sodalizio artistico tra due figure molto importanti: l’architetto Lanfranco e lo scultore Wiligelmo. La struttura ideata da Lanfranco era innovativa rispetto all’architettura del tempo e costituì il modello di chiesa romanica da copiare durante un largo periodo.
La facciata e le mura esterne appaiono maestose di per sé non solo per il loro bianco candore ma soprattutto per le sculture di Wiligelmo presenti in larga parte nel portale centrale. Simboleggiano la lotta tra il bene e il male e la visione del mondo che si aveva al tempo.
All’interno della chiesa invece è importante notare la cripta dove si conservano i resti di San Geminiano che ha dato il nome al Duomo della città. Il magnifico pulpito, riccamente decorato e il grande rosone della navata centrale sono opera invece dei cosiddetti “maestri campionesi“, delle maestranze provenienti da Campione, città del lago di Lugano.
Dove mangiare a Modena
Dopo aver girato in lungo e in largo la piazza Grande e il Duomo, iniziava a fare caldo e ci siamo diretti verso il mercato storico Albinelli, una sorta di mercato comunale dove accanto a posti in cui si vende frutta, verdura e ogni genere di pietanze ci sono anche posticini carini dove poter mangiare qualcosina. Noi l’abbiamo però trovato decisamente troppo caotico per i nostri gusti e abbiamo deciso di uscire per cercare un posto carino per mangiare.
Proprio accanto a una delle entrate del mercata si trova la Chersenta, un locale minuscolo dove abbiamo mangiato delle tigelle buonissime. Veramente consigliato!
Era ormai ora di tornare a casa approfittando dell’ora di siesta dei bambini. A presto Modena, torneremo sicuramente!