panorama di Urbino
ITALIA,  PATRIMONIO UNESCO

Urbino in un giorno: cosa visitare

Visitare Urbino era nei miei piani da tantissimo tempo e quest’estate ci sono finalmente riuscita! Ho avuto a disposizione solo una giornata dove ho cercato di visitare il meglio che la città ha da offrire.

Credetemi, non è un’impresa facile visto e considerato che tutto il centro storico di Urbino è patrimonio UNESCO dal 1998. Se anche voi volete visitare Urbino in un giorno e non sapete da dove partire, continuate a leggere che vi racconterò tutto quello che è possibile vedere in una gita in giornata.

Urbino patrimonio UNESCO

scorcio di Urbino
una bella fontana tra le stradine del centro

Ma prima di partire con il resoconto della giornata passata ad Urbino, mi piace sempre inserire un paragrafo dove si parla delle motivazioni che hanno spinto l’UNESCO ad annoverare questa bellissima città marchigiana come patrimonio dell’Umanità:

costruita in cima ad una collina nelle Marche, la piccola città di Urbino fu nel secolo XV scenario di uno stupefacente sviluppo culturale che non solo attrasse artisti ed eruditi provenienti da tutta Italia e altri paesi europei, ma che addirittura influenzò lo sviluppo culturale di varie altre regioni europee. Lo stallo economico e culturale che subì la città a partire dal secolo XVI ha contribuito incredibilmente a preservarla nel suo aspetto rinascimentale. (cit. UNESCO, trad. mia dallo spagnolo)

Storia di Urbino

Come avrete già capito, il periodo rinascimentale è stato quello che ha influenzato in modo più duraturo la fisionomia della città. Ma facciamo un piccolo passo indietro per parlare delle origini della città. I Romani la fondarono all’incirca tra il terzo e il secondo secolo a.C.

Fino all’undicesimo secolo i suoi confini rimasero all’interno della collina che ospita il Palazzo Ducale, di cui parleremo più approfonditamente più avanti. Alla fine del secolo, grazie all’ingrandimento della città, si rese necessaria la costruzione di nuove mura difensive.

Nel XV secolo, Federico di Montefeltro, signore della città e il vero artefice del suo sviluppo culturale, decise di cambiare completamente l’aspetto di Urbino senza toccare le mura romane originali. La città si espanse su una seconda collina rimanendo collegata al primo nucleo urbano tramite nuove mura rinascimentali.

Come dicevamo prima, durante il ducato di Federico di Montefeltro, che fu signore della città dal 1444 al 1482, la sua corte attrasse ad Urbino alcuni tra i migliori artisti e studiosi dell’epoca: persone del calibro di Leon Battista Alberti, Paolo Uccello e Piero della Francesca, giusto per fare alcuni nomi. Questo clima culturale permise ad artisti come Raffaello e Donato Bramante di eccellere nel loro campo.

Il decadimento culturale ed economico che seguì la morte di Federico di Montefeltro contribuì da una parte a far sparire Urbino dalle rotte culturali del tempo ma allo stesso tempo preservò la città esattamente così com’era nell’epoca rinascimentale.

Il risultato oggi è una città arroccata sulle colline marchigiane quasi interamente costruita in pietra con un incanto che sprigiona a ogni angolo e ogni stradina del suo magnifico centro storico.

Urbino in un giorno: come arrivare

piazze marchigiane
piazzette marchigiane

Noi abbiamo raggiunto Urbino partendo da Santarcangelo di Romagna. Come spesso succede, sopratutto nei piccoli borghi e/o centri abitati, il modo migliore per arrivare è con la macchina, con i mezzi pubblici è molto più difficile.

In questo caso percorrendo la A14 Adriatica, pregando non ci siano code in estate, e uscendo a Pesaro/Urbino in un’ora e cinque minuti si arriva comodamente a destinazione.

Esiste anche l’alternativa di percorrere la statale SS73bis, con un percorso molto più scenografico, ma anche molto più lungo e con tante curve. Per il parcheggio, noi abbiamo trovato posto (a pagamento) appena sotto le mura di entrata della città (tenete in considerazione che all’interno delle mura non si può circolare in auto!) vicino al Palazzo Ducale.

Urbino in un giorno: cosa visitare

Ed eccoci arrivati finalmente all’argomento clou dell’articolo: cosa visitare a Urbino in un giorno. Data la quantità di monumenti e punti panoramici da vedere una selezione è assolutamente necessaria. Ecco qui allora la mia personale lista di cose da vedere a Urbino:

1. Passeggiata nel centro storico

centro storico di Urbino
uno scorcio del centro

ça va sans dire… un’esperienza assolutamente da non perdere è passeggiare senza meta ammirando il centro storico di Urbino. Vale la pena ammirare anche solo le facciate dei monumenti più importanti camminando sulle meravigliose stradine in pietra che compongono il centro storico di questa città marchigiana.

Il nostro punto d’entrata alla città è stato tramite la via Nazionale di Bocca Trabaria, abbiamo passato le mura, siamo arrivati al Bastione S. Polo e da lì abbiamo preso via Saffi (stradina tutta in salita!) fino ad arrivare a Piazza Rinascimento, punto ideale d’inizio di un possibile itinerario a Urbino.

Due piccoli consigli: prima di tutto, calzare scarpe comode. Le stradine sono un continuo saliscendi quindi meglio andare preparati. Per la stessa ragione, se avete bimbi piccoli il passeggino potrebbe non essere la migliore opzione. Ci sono molte strade piene di scalinate o con forte pendenza, il rischio (come è successo a noi) è quello di dover trascinare il passeggino di qua e di là senza poterlo utilizzare.

2. Visitare il Duomo e i suoi dintorni

interno del duomo di Urbino
interno del duomo di Urbino
facciata del duomo di Urbino
facciata del duomo di Urbino

Come vi raccontavo prima, noi abbiamo iniziato il nostro percorso in Piazza Rinascimento. A sinistra si trova il palazzo più importante della città, il palazzo Ducale del quale parleremo in maniera più approfondita in un paragrafo a parte. Al centro della piazza invece, c’è un curioso obelisco egizio: è uno dei 12 obelischi egizi originali presenti in Italia, dono di un cardinale alla città marchigiana. A destra invece potete trovare la chiesa di San Domenico, visitabile gratuitamente.

Basta fare pochi passi per arrivare fino al Duomo di Urbino, anch’esso visitabile gratuitamente. Se devo essere onesta, non mi ha colpito particolarmente ma la considero comunque una visita interessante da fare in giornata in città. La Cattedrale di Santa Maria Assunta (questo il nome del Duomo) è stata progettata nel XV secolo e ristrutturata secondo lo stile Neoclassico alla fine del Settecento.

3. Visitare la casa di Raffaello

casa di Raffaello
casa di Raffaello
dipinto attribuito a Raffaello
dipinto attribuito a Raffaello

Abbiamo poi deciso di passare attraverso via Vittorio Veneto e via Raffaello per arrivare fino alla casa natale di Raffaello/casa Santi.

E’ la casa in cui nacque Raffaello nel 1483 e dove visse i primi anni della sua formazione artistica influenzato dal lavoro del padre, Giovanni Santi, anch’egli pittore affermato. Tenete conto che delle opere che vedrete esposte nella casa, solo un quadro La Madonna di casa Santi, una madonna con il Bambino, è realmente attribuita a Raffaello mentre il resto sono quadri del padre o riproduzioni di allievi e ammiratori di Raffaello.

Se cercate opere originali di Raffaello, potreste rimanere delusi. La casa è sede dal 1837 dell’Accademia Raffaello, che si occupa di promuovere studi e ricerche e mantenere viva la memoria del grande pittore nato ad Urbino.

Il biglietto d’ingresso vale 4 € per adulti, per i bambini fino ai 18 anni € 1,50. Tenete conto ancora una volta che il percorso del museo non è adattato per passeggini e/o disabili perchè pieno di scale. Bisogna lasciare il passeggino all’entrata e portare i bambini in braccio o nel marsupio.

Vi lascio comunque il sito della casa per permettervi di organizzare al meglio la vostra visita. Una visita piacevole che si completa in poco meno di un’oretta.

4. Pranzare con una crescia sfogliata: una bontà indescrivibile!

crescia sfogliata
crescia sfogliata (perdonate la foto non proprio perfetta!)

Fermarsi a pranzare è quasi d’obbligo in una regione così ricca di sapori meravigliosi! Noi eravamo curiosi di provare la crescia sfogliata, molto simile come concetto alla piadina romagnola, ma a quanto abbiamo capito la differenza principale è l’aggiunta dell’uovo nell’impasto.

Mi perdonino gli amici romagnoli ma da quanto ho assaggiato, la crescia sfogliata è a un livello di bontà superiore rispetto alla piadina (tenendo conto del fatto che adoro mangiare piadine!)

Ci sono tantissimi posti a Urbino dove poter assaggiare questa prelibatezza: noi abbiamo deciso di fermarci nella Piadineria L’Aquilone in via Cesare Battisti, 23. E’ un posto molto spartano, simile a una gastronomia/rosticceria con pochissimi coperti all’interno e alcuni tavolini all’esterno. Non c’è il servizio al tavolo ma vi assicuro che per la bontà della crescia vale la pena fermarsi. Ci sono tantissimi gusti tra i quali potete sbizzarirvi, ancora salivo se ci ripenso!

Ci siamo fermati per un caffè e un dolcetto invece in un grazioso bar antico in via Raffaello 19, che si chiama i dolci di Battista.

5. Meravigliarsi davanti alla chiesa di San Francesco

chiesa di san Francesco Urbino
chiesa di San Francesco

Proprio davanti al bar c’è la chiesa di San Francesco. Vi consiglio di entrare un momento in questa chiesa dato che qui sono sepolti cittadini illustri come Giovanni Santi e Magia Ciarla, genitori di Raffaello Sanzio, e il pittore Francesco Barocci.

Anche i dipinti appesi alle pareti sono tutti di altissimo prestigio: un oasi di tranquillità nel bel mezzo del centro storico della città.

6. Passare davanti al monumento a Raffaello

monumento a Raffaello
monumento a Raffaello

Eh sì, Raffaello è uno dei grandi protagonisti della città. Va da sè quindi che era quasi d’obbligo dedicargli una statua nella sua città natale. Il grato compito è ricaduto sullo scultore torinese Luigi Belli alla fine del XIX secolo.

La statua, inizialmente messa in una piazzetta del centro, fu spostata nel 1947 in Piazzale Roma, una piazza un pochino decentrata fuori dalle mura della città. Insieme al monumento, il piazzale ospita anche i busti degli uomini illustri legati a Urbino.

7. Ammirare il panorama di Urbino dal Parco della Resistenza e la Fortezza Albornoz

panorama di Urbino dal parco della resistenza
panorama di Urbino dal parco della resistenza

Ecco, questa è proprio una fermata da non perdere! Uno dei migliori punti panoramici da dove ammirare Urbino dall’alto è proprio il Parco della Resistenza e la Fortezza Albornoz.

Una delle foto più tipiche che si possono fare del Palazzo Ducale e il resto della città è proprio da qui: con la giusta distanza per poter racchiudere in una foto quanto è meravigliosa Urbino.

La fortezza Albornoz prende il nome dal Cardinale Egidio Alvarez Carillo de Albornoz nel XIV secolo che si considera tradizionalmente il mandante della sua costruzione. Le torri semicircolari e i bastioni, così simili a quelli della cinta muraria urbinate, vennero progettati dall’architetto Giovan Battista Comandino che lavorò anche alla costruzione delle mura cittadine.

Potete decidere di visitare la fortezza Albornoz al modico prezzo di 1,50 €, anche se onestamente vi dico che dentro non c’è molto da vedere. Forse la parte più interessante è il camminamento esterno sulla sommità della fortezza, anche se si ammira esattamente lo stesso panorama che dal Parco della resistenza antistante.

Il Parco venne aperto nel 1975: c’è un ottimo parco infantile abbastanza riparato dal sole, dove ci siamo fermati un attimo per far giocare il piccolino di casa e un bar/ristorante proprio lì accanto.

8. Entrare nel Palazzo Ducale (senza pagare il biglietto d’ingresso!)

palazzo Ducale
palazzo Ducale
patio interno del palazzo Ducale
patio interno del palazzo Ducale

Premetto che, se avete molto tempo a disposizione, visitare il Palazzo Ducale (che ospita la Galleria Nazionale delle Marche) è assolutamente imprescindibile.

E’ uno degli esempi architettonici più interessanti del Rinascimento italiano. La sua costruzione, voluta dal Duca Federico di Montefeltro, durò moltissimo tempo, coinvolgendo i migliori artisti del tempo.

La collezione presente nel Palazzo è ricchissima: ci sono opere di Raffaello, Piero della Francesca, Tiziano e Paolo Uccello.

Un suggerimento interessante per chi, come me, ha poco tempo a disposizione ma non vuole rinunciare a vedere il Palazzo da dentro è che alcune sale e patii interni del piano terra sono visitabili gratuitamente senza dover pagare il biglietto d’entrata.

Potrete così ammirare la biblioteca di Federico di Montefeltro, alcune sale con iscrizioni funerarie e un piccolo giardino interno e farvi un’idea delle dimensioni e di com’è il palazzo visto da dentro. Meglio di niente, no?

Finisce qui la nostra visita a Urbino, una città meravigliosa che speriamo di poter tornare a visitare presto. E voi? Ci siete mai stati? Avete altri suggerimenti da segnalare? Vi aspetto nei commenti!

12 commenti

  • Eliana

    Ci sono stata mezza giornata ma ammetto ci sarei stata molto di più: è una città magnifica, ricchissima di storia, con un centro storico mozzafiato e con dei palazzi davvero imponenti! Non per niente è la “Città Ideale” per eccellenza, ci sarà un motivo no?

    • Claudia

      Ormai ad Urbino mi sento come a casa essendo il mio compagno originario di lì vicino, ma ogni volta mi incanta in particolare ammirare il centro storico illuminato di notte da distante! Comunque sei andata giusto in tempo, la cattedrale è stata chiusa per lavori per diverso tempo e non era visitabile internamente fino ad alcuni mesi fa

  • Libera

    So che Urbino è scelta da molti studenti come meta universitaria e penso che debba essere anche molto vivibile. Ci sono davvero diverse bellezze da scoprire, anche in giornata.

    • Martina Curra

      E’ bellissima veramente! Anche se da studente dev’essere un pò difficile da praticare con tutto quel saliscendi 😉

  • Bru

    Urbino è anche nei miei piani, in realtà ci sono stata da bambina ma non ricordo praticamente nulla. Che bel resoconto che hai fatto, con tante info da tenere a mente

  • Teresa

    Conosco Urbino abbastanza bene, perchè ho fatto lì un corso di specializzazione vari anni fa. E’ una città bellissima, mi dispiace solo di non essere riuscita a visitare il Palazzo Ducale, perchè la leggenda dice che gli studenti che lo visitano non ottengono la laura o il diploma! la

  • Eliana

    Ci sono stata durante una giornata torrida di luglio 2018 e mi è piaciuta da impazzire: vorrei però tornarci con più calma e soprattutto in una giornata meno calda!

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