
Granada sconosciuta: cosa visitare oltre l’Alhambra
Granada è un’incantevole città andalusa, la cui importanza storica sopratutto nel periodo della dominazione araba dell’Andalusia ci ha lasciato delle testimonianze significative come ad esempio l’Alhambra, antica fortezza e residenza degli emiri arabi e patrimonio UNESCO dal 1984.
Se è la vostra prima visita a Granada, dovreste ovviamente prendere in considerazione l’idea di visitare l’Alhambra e l’Albaicín, le vie del mercato arabo, la cattedrale e tanti altri posti tipici e conosciuti di questa splendida città. Ma se, come nel mio caso, tornate spesso in città o comunque volete conoscere angoli più tipici e meno conosciuti vi lascio varie idee per scoprire una Granada sconosciuta ai più e, forse, anche più autentica.
LA CERTOSA DI GRANADA


Era da tantissimo tempo che volevo visitare la certosa di Granada e a dicembre finalmente ci sono riuscita! Conosciuta anche come monastero della nostra Signora dell’Assunzione (Monasterio de nuestra señora de la asunción) è considerata uno dei massimi esempi di arte barroca andalusa e spagnola.
Il portale d’accesso e la doppia scalinata molto sobri non fanno per nulla presagire la ricchezza ornamentale dell’interno della certosa. La visita infatti inizia quasi in sordina, visitando il claustro principale e una delle abitazioni riservate ai monaci per poi via via aumentare d’intensità con le sale dedicate all’esposizione di quadri dipinti dai certosini. L’apoteosi arriva con l’ingresso nella chiesa, da lì in poi è tutto un susseguirsi di meraviglie.
Ammetto che l’arte barocca non è tra i miei stili preferiti, la trovo molto spesso stucchevole ma all’interno della Certosa non ho avvertito una sensazione di appesantimento ma di autentica meraviglia. Ogni singolo centimetro della Chiesa, il Reliquiario e la Sagrestia è ricoperto da ornamenti: angeli, dipinti, decorazioni floreali, oro etc….. Nulla è lasciato al caso e l’insieme risulta armonioso. Vi lascio giudicare voi stessi aggiungendo qualche foto all’articolo, impressionante vero?


La certosa, i cui i lavori iniziarono nel sedicesimo secolo, rimase attiva fino al 1835 quando gli ultimi monaci la abbandonarono in seguito alle confische fatte alla chiesa di terreni che non potevano essere venduti al pubblico per poter risanare il debito pubblico dello stato. Nel 1842 venne distrutto il claustro e parte delle abitazioni destinate ai monaci. Per fortuna nostra, nel ventesimo secolo la Certosa di Granada venne considerata bene d’interesse culturale e monumento storico-artistico e in conseguenza protetta e preservata nel suo attuale splendore.
Su questo sito potete comprare i biglietti per l’ingresso in anticipo (biglietti da 7 € a testa adulti, 5 € con ingresso ridotto).
CUARTO REAL DI SANTO DOMINGO


Cambiando totalmente stile di edificio e epoca di costruzione, il Cuarto Real di Santo Domingo vi darà la possibilità di ammirare un edificio (o quel che ne resta) di costruzione addirittura anteriore all’Alhambra. Si tratta infatti di un antico palazzo risalente all’epoca dell’impero almohade (stato musulmano fondato da una dinastia berbera che dominó il nord Africa e il sud della penisola Iberica dal 1147 al 1269).
E’ una delle pochissime testimonianze di architettura granadina del XIII secolo arrivata fino ai giorni nostri, anche se purtroppo l’essere passato di mano in mano ha gravemente intaccato l’integrità dell’edificio stesso.
L’ultimo passaggio di mano a favore del comune di Granada negli anni 90 ha fatto sì che iniziassero finalmente i lavori di ristrutturazione che hanno permesso di restituire al loro antico splendore alcune delle sale più importanti, come quella della qubba, termino arabo che indica una struttura architettonica di pianta quadrata e la cupola o tetto di legno che possono assumere varie forme come quella semisferica o piramidale. Se pensiamo che quest’edificio serví come base ispiratrice per costruire l’Alhambra capiamo subito la sua importanza.
Il piano superiore ospita invece delle mostre temporanee, nel nostro caso si trattava di una mostra dedicata alla Granada descritta dai viaggiatori romantici.
Il costo del biglietto è irrisorio, 2 € a persona e tutte le domeniche si può entrare gratuitamente.
CARMEN DE LOS MARTIRES

A poca distanza dall’Alhambra, nel quartiere del Realejo (dove troviamo anche il Cuarto Real di Santo Domingo) si trova questo Carmen granadino, uno dei pochi visitabili internamente. Ma cos’è un Carmen? E’ un tipo di casa tipica della città di Granada, con un giardino annesso che fungeva sia da giardino che da orto e celata all’occhio esterno da alte mura di colore bianco. I due quartieri dove questo tipo di costruzioni abbondano sono il Realejo e l’Albaicín.

Molti di essi sono stati trasformati nel tempo in un hotel o case di lusso ma pero fortuna, in questo caso la proprietà è passata nelle mani del comune della città che ha deciso di ristrutturare il palazzo e i giardini presenti. Si tratta del Carmen più grande della città, con più di sette ettari di giardini circostanti e visitabile gratuitamente negli orari dedicati.
Qui inoltre si può decidere anche di sposarsi civilmente (degli amici di mio marito l’hanno fatto), un’ottima scelta non trovate? Nei giardini passeggiano tranquillamente pavoni reali e altri animali e nello stagno potrete trovare cigni neri, rane e vari pesci tropicali.

MIRADOR DE SAN MIGUEL ALTO

In città troverete tantissimi miradores (punti dai quali si può godere di una panoramica meravigliosa della città), alcuni di essi sono giustamente famosissimi perchè permettono di godere di panoramiche davvero eccezionali dell’Alhambra e della città stessa ma vi volevo parlare di un punto panoramico più defilato e meno conosciuto, ma non per questo meno meritevole di una visita.
Si tratta del mirador de San Miguel Alto, il punto panoramico più alto della città (850 metri s.l.m.). Per accederci, bisogna salire lungo strade irte e scalinate (non adatto quindi alle persone con uno stato fisico debole o compromesso) ma lo sforzo per arrivare merita la pena: ci si trova quasi da soli davanti all’immensità di Granada. Una meraviglia per il cuore e per la mente!
SACROMONTE

Sacromonte è il nome di uno dei quartieri più caratteristici della città. Qui a farla da padrone sono i gitani, zingari spagnoli che hanno scelto questo quartiere come loro dimora stanziale. La maggior parte delle soluzioni abitative qui sono delle vere e proprie grotte, costruite per sfuggire ai controlli amministrativi del resto della città. Qua infatti confluivano in passato zingari, ebrei e musulmani che erano perseguitati dal resto della popolazione.
Si dice che proprio qui ebbe origine il flamenco, danza tipica andalusa e molte delle grotte ora ristrutturate offrono spettacoli di flamenco tutti i giorni. L’abbazia che troviamo qui prende lo stesso nome del quartiere che la circonda, purtroppo quando siamo andati noi l’abbiamo trovata chiusa e non siamo quindi potuti entrare.
E voi, siete mai stati a Granada?Quali altri punti aggiungereste? Vi aspetto nei commenti!

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3 commenti
Annalisa Spinosa
Sono stata a Granada diverse volte, ma non sono mai riuscita a visitare la Certosa. Quando Si è in viaggio in luoghi magici comq questo il tempo sembra volare a velocità della luce. Il posto che più amo e che più mi emoziona rimane il Sacromonte, dove abbiamo assistito a improvvisati balli di flamenco in strada!
Marina
Un itinerario molto interessante per uscire dai soliti percorsi turistici incentrati sulla meravigliosa Alhambra e sull’Albaicín. Grazie per le dritte!
Eliana
Granada non è solo l’Alhambra, anzi, e me ne sono proprio resa conto quando l’ho visitata nel 2021 e ci ho alloggiato per tre giorni! Il Sacro Monte è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi con la comunità di Gitani e gli spettacoli di Flamenco! Aggiungerei anche la Casa della Scienza, mi è piaciuta davvero molto!