la medina di fes
MAROCCO,  PATRIMONIO UNESCO

La medina di Fes

Passeggiare tra le strade strette della medina di Fes è come entrare in un altro mondo. La confusione regna sovrana quando i vari banchi che espongono la mercanzia aprono, è una gara a chi attira di più la tua attenzione. Gli odori, a volte nauseabondi, ti stordiscono e la pulizia brilla per la sua assenza in molte parti della medina.

Allo stesso tempo pensare che queste stradine sono rimaste praticamente uguali durante secoli è quasi commovente, ci lascia immaginare un passato che per noi occidentali è ormai quasi scomparso ma che qui è ancora vivo e presente. La medina, dunque, non lascia indifferenti: il suo riconoscimento del 1981 come patrimonio culturale dell’umanità da parte dell’UNESCO assolutamente meritato ci fa capire la sua importanza e la sua eccezionalità.

La medina patrimonio UNESCO

Lasciamoci guidare quindi dalle parole dell’UNESCO per capire come mai la medina di Fez abbia un’eccezionale valore per l’umanità:

La città di Fez venne fondata nel IX secolo d.C. e raggiunse il suo massimo splendore con la dinastia dei Merinidi nei secoli XIII e XIV, quando sostituì Marrakech come capitale del regno. Il tessuto urbano e i principali monumenti della medina- le madrase, i foundouk, i palazzi e mansioni, le moschee, le varie fontane, etc.- sono stati costruiti durante questo periodo. Anche se Rabat passò a essere la capitale dal 1912, Fes conserva ancora la sua condizione di capitale culturale e spirituale del paese.

UNESCO world heritage site

All’interno della medina

Come vi dicevo nell’articolo Un weekend a Fes, noi abbiamo visitato la medina con una guida marocchina italo parlante (che consiglio vivamente). Abbiamo preferito non avventurarci all’interno del dedalo di stradine della medina soli soprattutto perchè eravamo con due bambini piccoli.

Nulla vieta di far da sé, anche se secondo me, se non si è bravi a orientarsi si rischia facilmente di perdersi e una guida riesce anche a tenere a bada i venditori troppo insistenti della medina. Ho letto che Google Maps non funziona correttamente qui, ma non posso nè confermare nè smentire dato che noi non ne abbiamo avuto bisogno.

Per quello che ho avuto modo di vedere la medina non è un posto pericoloso anche se di certo non mi avventurerei da sola per i vicoli di notte senza accompagnamento. Molti riad offrono un servizio di accompagnamento dal riad al ristorante e viceversa per uscire tranquilli di sera.

A continuazione vi parlerò passo per passo dei vari punti d’interesse della medina, esattamente come li abbiamo visitati noi.

PORTA BAB BOU JELOUD

la porta bab bou jeloud

Punto d’inizio del nostro tour e uno dei punti d’ingresso alla Medina e al quartiere di Fes il Bali (la parte antica della città). E’ una porta di aspetto magnifico con mosaici di colore blu lucente (e verde all’interno). E’ circondata da tavolini di bar e ristoranti dai quali si possono scattare delle foto meravigliose della porta stessa e della strade della Medina.

La costruzione della porta risale a più di un secolo fa (nel 1913) all’epoca del protettorato francese e forma parte del reticolato di mura che circondano la Medina.

Lasciandoci la porta alle spalle ci siamo addentrati all’interno delle strade labirintiche che compongono la Medina di Fes. Siamo passati attraverso stradine colorate (non perdetevi la stradina di un pittore completamente ricoperta di dipinti coloratissimi) e fonti d’acqua ricoperte di mosaici con disegni meravigliosi.

FONDACO NEJJARINE

fondaco nejjarine

La guida ci ha poi portato a visitare un fondaco. I fondachi (presenti anche in Italia) erano gli antichi alberghi, fungevano da alloggio per i viandanti, da stalla per i loro animali e da magazzino per le loro mercanzie. All’interno dei funduq avvenivano gli incontri tra i vari mercanti e delle vere e proprie transazioni commerciali, da qui la loro importanza a livello storico.

Per fortuna alcuni di questi alberghi ante litteram si sono conservati perfettamente fino ai giorni nostri come quello di Nejjarine che siamo andati a visitare.

LE CONCERIE DI FES- CHOUARA

le concerie di Fez

Per arrivare fino al punto più conosciuto della Medina di Fes abbiamo camminato attraverso banchi di verdura, carne, pesce (con odori pungenti e a volte nauseabondi) fino ad arrivare al passaggio del fiume Oued Fes che divide a metà le due parti della Medina. Da una parte (riva destra) la Medina fondata da 8000 famiglie fuggite dal sultanato di Cordoba nel 809, dall’altra parte (riva sinistra) gli emigrati ebrei e berberi provenienti da Kairouan, città che si trova attualmente in Tunisia.

Appena prima di arrivare al settore dedicato alle concerie, ci siamo fermati un attimo in piazza Seffarine dove lavorano gli artigiani del rame e dell’ottone.

Man mano che ci avvicinavamo alle concerie, le nostre narici iniziavano a percepire un’odore fortissimo e stomachevole. La nostra guida ci ha fatto entrare in un negozio dove veniva esposta tutta la mercanzia in pelle, dalle borse alle scarpe coloratissime e il commesso ha dato a ognuno di noi un rametto di menta per poter resistere all’odore emanato dalle conche in cui vengono conciate le pelli.

Il colpo d’occhio dal balcone del piano di sopra è stato veramente impressionante: varie conche piene di liquidi di vari colori dove venivano immerse e messe ad asciugare alternativamente le pelli dagli esperti conciatori. Il fortissimo odore è dato dalla miscela con cui viene creato il liquido dove vengono immerse le pelli: tra i vari ingredienti, vengono usati anche gli escrementi di piccione.

Nessuno ci obbliga a comprare o pagare un biglietto per entrare ma alla fine mio marito decide di comprarsi uno zainetto in pelle, che mesi dopo “profuma” ancora dell’odore inconfondibile delle concerie.

MADRASA DI AL-ATTARINE

madrasa al attarine

L’unico edificio che abbiamo visitato al suo interno è la Madrasa di Al-Attarine. Madrasa è un termine che viene dall’arabo e indica istituzione scolastica (non necessariamente religiosa). Il resto del nome viene dal quartiere dove si trova la Madrasa, al-Attarine ovvero dei profumi e delle spezie.

Si trova accanto alla moschea Al-Qarawiyyin come la maggior parte delle altre madrase della città. Bisogna considerare che la maggior parte degli studenti dell’università del passato erano persone con pochissima disponibilità economica, quindi la Madrasa rappresentava per loro la possibilità di poter avere alloggio e vitto gratuito e quindi poter concentrarsi esclusivamente sullo studio.

E’ un edificio magnifico che ci ha ricordato moltissimo l’Alhambra di Granada. E’ suddiviso su due piani, la parte inferiore con un bel patio interno e con le pareti ricoperte di mosaici e scritte che vengono dal Corano.

Il piano superiore invece ospita le antiche stanze degli studiosi del Corano, molto sobrie ma dotate di tutto il necessario per potersi dedicare a una vita da studioso.

Il costo dell’entrata è di 20 dirham (all’incirca 2 euro) e viene richiesto direttamente all’entrata della Madrasa.

MOSCHEA AL-QARAWIYYIN

moschea al-qarawiyyin

E’ una storia interessante quella che riguarda questa moschea dato che la sua creazione si deve, per una volta tanto, a una donna: Fatima, figlia di un commerciante di Kairouan. E’ considerata l’università più antica al mondo e può arrivare a contenere fino a 20.000 fedeli in colpo solo!

Purtroppo è vietato l’accesso alle persone che non professano la religione islamica, per via di un decreto ancora in vigore del generale francese Lyautey che proibiva ai non musulmani l’ingresso alle moschee e ai luoghi di studio dell’Islam in Marocco. Davanti all’entrata c’è una sbarra e da lì si può dare un’occhiata per intuire la maestosità della moschea.

La nostra guida però ci ha portato anche ad ammirare la moschea dall’alto accedendo a un negozio di tele e pashmine. Dal loro terrazzo abbiamo potuto godere della vista sulla moschea vicina, ammirando i suoi colori verde brillante.

MAUSOLEO Di MOULAY IDRISS

mausoleo di moulay idriss

L’ultimo edificio che abbiamo potuto ammirare, sempre esternamente, è il mausoleo di Moulay Idriss I. E’ un monumento dedicato al fondatore della città che venne fondata nel 789 d.C. Pensate che si trattava di un sultano che poteva vantare una discendenza diretta con Maometto, talmente importante per Fes e per i dintorni che gli è stata dedicata anche una città sacra a poca distanza dalla città, che si può visitare con un tour organizzato che include anche Volubilis.

Alla fine di questa passeggiata lunghissima, durata 3 ore i bimbi erano stremati e anche noi iniziavamo ad accusare un pò di stanchezza: la nostra guida ci ha accompagnato con un taxi fino al punto di partenza dove abbiamo cercato un ristorante per rifocillarci. Un’esperienza magnifica che consiglierei a chiunque!

E voi, siete mai stati a Fes? Fatemelo sapere nei commenti!

Un commento

  • Eliana

    Posso confermarti che Google Maps non funziona bene perché lo abbiamo provato! É davvero un dedalo incredibile e perdersi non è assolutamente bello, te lo posso garantire. Fès poi però è splendida, molto pittoresca e soprattutto molto autentica!

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