Le rovine romane di Volubilis
Durante il weekend a Fes che abbiamo passato a febbraio 2024, abbiamo deciso di andare a visitare anche la vicina Volubilis, antica città romana risalente al III secolo a.C.
Normalmente l’escursione a Volubilis viene sempre offerta in un pacchetto unico che include anche la visita a Meknes, città imperiale e patrimonio UNESCO e la città santa di Moulay Idriss. Vi lascio qui il link di Civitatis per poter prenotare l’escursione se siete interessati.
Noi invece abbiamo deciso di andare solo a Volubilis contrattando un driver privato trovato grazie al receptionist del nostro riad. L’abbiamo fatto per varie ragioni: andando con due bambini piccoli temevamo che il giro proposto fosse troppo serrato per i loro ritmi e, anche se mi sarebbe piaciuto visitare anche Meknes, ho letto che ultimamente stanno ristrutturando tantissimi monumenti e non sarebbe stato possibile ammirare la città al meglio.
Come vedremo non si è trattata di una scelta molto lungimirante ma questo fa, purtroppo, parte degli imprevisti da mettere in conto durante un viaggio.
VOLUBILIS PATRIMONIO UNESCO
Prima di proseguire con il racconto della nostra escursione vorrei solo fare un piccolo inciso che riguarda la mia amata UNESCO. Le antiche rovine romane di Volubilis vennero inserite all’interno della lista dei patrimoni dell’umanità nel 1997 per le seguenti ragioni:
Fondata nel III secolo a.C., la città di Volubilis, capitale dell’antica Mauritania Tingitana, è stata un importante punto d’avanguardia militare dell’impero romano dove vennero costruiti vari monumenti di grande bellezza. Le rovine archeologiche, che si trovano in una fertile regione agricola, conservano importanti resti di molti di essi. La città diventerà più tardi l’effimera capitale di Idris I, fondatore della dinastia dei idrisidi, che è sepolto nella vicina Moulay Idriss.
IL VIAGGIO FINO A VOLUBILIS
Il driver si è presentato puntuale alle 09:00 del mattino vicino al nostro Riad. Siamo saliti sul furgoncino, ovviamente senza nessun tipo di sistema di protezione infantile (seggiolini, questi sconosciuti) io tenevo la bimba piccola in braccia e l’altro bimbo seduto accanto a me. Faceva molto caldo (anche se era febbraio), la strada era piena di curve e di buche e il nostro driver ha ben deciso di allietarci con una musica araba pseudo techno con suoni ripetitivi che hanno messo il mal di testa a tutti.
Il viaggio è stato dunque una vera tortura con i bambini che piangevano impazienti di scendere dalla macchina. Abbiamo per fortuna potuto fare una sosta a metà del cammino, dove si trovava un banchetto di un venditore ambulante con delle viste meravigliose sui dintorni.
Nonostante il viaggio pessimo, devo dire che è stato molto interessante poter vedere i paesaggi di un Marocco più rurale rispetto alla città di Fes. Mano a mano che ci allontanavamo sempre di più dalla città, sparivano gli edifici nuovi e i palazzoni della periferia e si intravedeva sempre di più la natura e i villaggi rurali. Pur essendo un paese molto arido, le campagne nei dintorni di Fes e di Volubilis sono veramente molto fertili e dedite al coltivo delle olive. Le colline erano tutte verdi nel loro massimo splendore.
UN PÒ DI STORIA
Sebbene Volubilis raggiunse il suo massimo splendore durante l’epoca romana, le sue origini sono molto più antiche. La sua fondazione risale infatti al neolitico. Toccò poi ai cartaginesi conquistare la città e in seguito si trasformò in un regno berbero indipendente.
Arrivarono poi i romani e con loro la costruzione di tutti i monumenti che ora possiamo ammirare. Il regno della Mauritania venne diviso in due parti e Volubilis diventò una delle città più importanti della Mauritania Tingitana (la parte corrispondente all’attuale nord Marocco, Tingis era infatti il nome romano di Tangeri). Cadde in decadenza nel II secolo d.C. anche se continuava ad essere abitata da popolazione cristiana fino all’arrivo degli arabi. Un terremoto del 1755 la rase al suolo e solo gli scavi iniziati nel ventesimo secolo permisero di riportare alla luce quello che restava della città.
LA NOSTRA VISITA
Appena siamo arrivati siamo scesi (con enorme sollievo) dal van, abbiamo dato appuntamento al nostro driver di lì a due ore. Abbiamo pagato i biglietti per entrare e, anche se lì c’erano parecchie guide che si offrivano per farci fare un tour guidato, abbiamo deciso di visitare il sito per conto nostro.
I bimbi erano parecchio stremati dal viaggio e si sono messi a giocare con i fiorellini che trovavano lungo il cammino completamente estranei alle rovine romane. Io e mio marito ci siamo invece dati il cambio per girare le rovine romane. Se ne avete la possibilità non è una cattiva idea contrattare una di queste guide dato che i pannelli esplicativi sono veramente pochi.
Non abbiamo fatto un giro veramente esteso ma abbiamo potuto ammirare diversi mosaici (il punto forte di Volubilis) abbastanza ben conservati considerando che sono lasciati alle interperie e non c’è nessun tipo di protezione che impedisca alle persone di camminarci sopra. Un’altro punto decisamente forte della città è l’Arco di Caracalla, veramente grande e ben conservato. E’ veramente incredibile pensare come 20.000 persone potessero vivere in una città del genere.
Un’altro aspetto che mi sorprende sempre degli antichi romani è come fossero veramente dei geniali costruttori, tantissime delle strutture che hanno costruito sono arrivate sane e salve fino ai giorni nostri. Anche la Basilica, l’acquedotto e le terme si sono conservati particolarmente bene. Quanti edifici, invece, costruiti negli ultimi tempi soppravviveranno al passo del tempo?
Dopo due orette il sole era alto e picchiava veramente forte (tenete conto che non c’è ombra- in estate dev’essere un inferno venire qui) e abbiamo deciso di tornare in città. Abbiamo avuto un attimo di panico perchè non riuscivamo più a trovare il driver. L’idea di rimanere bloccati in mezzo al nulla senza poter tornare con due bimbi piccoli non ci piaceva particolarmente.
Siamo riusciti a scovarlo finalmente tra la marea di van tutti identici che aspettavano altri turisti e siamo tornati a casa, con la stessa musica assordante nelle orecchie. Torneremo a visitare anche Meknes e Moulay Idriss, città che mancano al nostro appello!
2 commenti
Spunti di Viaggio
Mi fa davvero piacere che anche il sito archeologico di Volubilis, in Marocco, abbia un poto fra le tue splendide pagine dedicate all’UNESCO. Purtroppo, in estate le temperature sono roventi ma il luogo è davvero affascinante, merita. Io ci sono andata in primavera e ti consiglio di andare in quel periodo, per poter ammirare i nidi delle cicogne
Sara Slovely.eu
Uh, quanti ricordi mi hai sbloccato! Ho visitato Volubilis ormai tanti anni fa, quando sono stata a Meknes. Guardando le tue foto mi sembra di essere di nuovo lì… Bellissima indimenticabile esperienza.