Il monastero di Sant Cugat del Vallès
A metà strada tra Barcellona e Terrassa, la città dove vivo, si trova la piccola ma graziosa cittadina di Sant Cugat del Vallès.
E’ una città molto ricca, piena di negozietti chic e abitata da tantissimi stranieri, che si trasferiscono qui perchè trovano lavoro qualificato e ben pagato.
E’ collegata benissimo sia con Barcellona, dalla quale dista solo 17 chilometri, che con le altre città del Vallès Occidentale, la comarca della quale fa parte insieme a Terrassa e a Sabadell.
Il principale motivo, ma non l’unico, per visitare questa cittadina lo si trova alla fine di una piacevole passeggiata che parte dalla fermata della stazione dei treni e passa attraverso stradine pedonali piene di negozi meravigliosi. Sto parlando del monastero di Sant Cugat, uno dei monasteri romanici meglio conservati di tutta la Catalogna.
Se siete curiosi di saperne di più, continuate a leggere e vi racconterò tutto quello che c’è da sapere per organizzare una visita al monastero di Sant Cugat del Vallès.
Come arrivare al monastero di Sant Cugat del Vallès
Come vi dicevo prima, per arrivare a Sant Cugat non serve nemmeno la macchina! Basta prendere un treno FGC (Ferrocarriles Catalanes) da plaza Cataluña. Le linee che arrivano fino a Sant Cugat sono due: S1 che arriva fino a Terrassa e S2 che arriva fino a Sabadell.
Il tragitto è abbastanza corto: in circa 20 minuti sarete arrivati a destinazione.
E’ ovviamente possibile arrivare a Sant Cugat anche in macchina, ma fate attenzione al percorso che scegliete! Dovete impostare sul GPS “percorso senza pedaggi” altrimenti vi farà passare dal Tunnel di Vallvidrera e lì dovrete pagare un pedaggio…per percorrere 17 km è veramente assurdo dover pagare, anche una cifra di poco conto…!
Non essendo mai arrivata in macchina, non so dirvi con esattezza se è facile o meno trovare parcheggio ma immagino che più ci si avvicina al centro pedonale meno parcheggio si trovi.
Visita al monastero di Sant Cugat
Prendendo come punto di partenza ideale la stazione dei treni FGC, basta percorrere alcune vie e in un quarto d’ora all’incirca vi troverete in una bella piazza circolare (plaça d’Octavià) con tanti localini e dehors dove mangiare all’aperto.
Davanti a voi si ergerà maestoso il monastero di Sant Cugat che da secoli e secoli custodisce memorie preziose dei monaci e della città stessa.
Un piccolo giardino con tante panchine lo circonda: entrateci dentro per tuffarvi all’interno della Storia.
Il monastero si divide in due parti (entrambe visitabili GRATUITAMENTE): la chiesa e il chiostro romanico.
la Chiesa del monastero
Si tratta della terza chiesa monastica apparsa in ordine di tempo dalla fondazione del monastero. Venne costruita tra i secoli XII e XIV d.C. e rappresenta un ottimo esempio di passaggio dall’arte romanica (degli inizi) e arte gotica (presente nella facciata).
Gli archi ogivali che fungono da elementi decorativi del portono della chiesa ricordano da lontano quelli della cattedrale di Tarragona. Senza dubbio però l’elemento che attira tutti gli sguardi è il gran rosone centrale costruito sul modello della cattedrale di Notre Dame di Parigi.
L’interno della chiesa è volutamente sobrio e austero rispettando i dettami dell’architettura ecclesiale romanica e gotica anche se non mancano retabli e altri elementi riccamente decorati.
Molti degli abati del monastero sono sepolti all’interno della chiesa: la maggior parte nel pavimento, ma non mancano anche le tombe funerarie appese sui muri. Ne è un esempio importante la tomba dell’abate Oddone, che operò tra il 985 e il 1010. Si deve a quest’abate la decisione di edificare una nuova chiesa nel secolo XI d.C.
Il chiostro romanico
Una volta usciti dalla chiesa, basta allontanarvi di pochi passi per entrare all’interno della struttura museale che ospita il chiostro romanico. A nostro giudizio, si tratta della parte più bella e interessante del monastero, da non perdere durante la vostra visita.
In più, sia a piano terra che al piano superiore, ci sono alcune sale monastiche trasformate in sale museali dove viene raccontata la storia della costruzione del monastero.
La costruzione del chiostro romanico iniziò nel 1190 e venne ultimata nel 1220. Gli studiosi paiono concordare sul presunto autore dei meravigliosi capitelli presenti all’interno del chiostro: si tratterebbe infatti di Arnau Cadell. Il suo nome è giunto fino a noi grazie al fatto che l’autore stesso ha lasciato la sua firma in uno dei capitelli presenti. Si è infatti autoritratto nell’atto di scolpire uno dei capitelli del monastero.
Pensate che qui ci sono ben 144 colonne e capitelli riccamente scolpiti, uno diverso dall’altro con varie tematiche legate per lo più alla sfera religiosa. Un autentico capolavoro che rende questo chiostro romanico uno dei più belli e ben conservati di tutta la Catalogna!
ORARI E VISITE GUIDATE
Come vi dicevo prima, la visita libera alla chiesa e al chiostro romanico è gratuita. Fate attenzione agli orari di apertura della chiesa perchè sono limitati, a noi è capitato di voler entrare pochi minuti prima delle 12 e di essere cacciati fuori per via dell’orario di chiusura.
Gli orari della chiesa sono infatti abbastanza limitati: dalle 8 alle 12 di mattina e dalle 16 alle 18 di pomeriggio. Il chiostro invece è aperto da martedì al sabato dalle 10:30 alle 13:30 e dalle 16:00 alle 19:00 (dal 1 giugno al 30 settembre dalle 17:00 alle 20:00) e la domenica e festivi dalle 10:30 alle 14:30.
Vi lascio comunque il link diretto al sito della pagina del monastero, dove potete dare un’occhiata anche alle varie opzioni di visite guidate offerte.
Oltre il monastero: cosa vedere a Sant Cugat
Una volta usciti dal monastero di sant Cugat, potete decidere di proseguire la vostra visita in questa bella cittadina. Di cose da fare come vedrete, ne troverete molte! Qui vi lascio solo alcune idee che approfondirò meglio in altri post più esaustivi:
- visitare il MERCANTIC, un mix tra un mercatino delle pulci e uno di antiquariato dove poter mangiare e passare una bellissima giornata tra negozi vintage senza annoiarsi mai
- sapevate che a Sant Cugat esiste l’unico museo europeo dedicato a Marilyn Monroe? Proprio di fronte al monastero si trova questo curioso museo aperto da un fan appassionato dell’attrice americana che ha negli anni collezionato diversi cimeli appartenuti alla diva!
- A proposito di musei, esiste anche un museo dei fumetti che farà la gioia di tutti gli appassionati del genere!
- Se invece preferite le attività all’aria aperta, una bella passeggiata all’interno del parco di Collserola, che è proprio accanto alla città è quello che fa per voi.
Come potete vedere, farsi un giro a Sant Cugat è sempre una buona idea!
Finisce qui il nostro resoconto sul monastero di Sant Cugat, e ora tocca a voi!Fatemi sapere nei commenti se avevate mai sentito parlare di questa città e del suo monastero e se l’avete mai visitata, vi aspetto numerosi!
12 commenti
Eliana
Che monastero imponente e austero! Non ne avevo mai sentito parlare e mi ispira molto ricordandomi Il Nome della Rosa di Eco: il monastero che fa da sfondo alle avventure dei protagonisti me lo immagino proprio così!
Martina Curra
ahahahah non ci avevo pensato!!!
Libera
Mi sembra un complesso monumentale davvero ben conservato e le foto mi hanno convinto: voglio assolutamente visitarlo!
Martina Curra
se passi di qui già sai dove andare 😉
ANTONELLA
Ho una particolare passione per i conventi e le abbazie del medioevo. I capitelli decorati con quelle figure antropomorfe sono fantastici, guardandoli bene racconteranno sicuramente una storia.
Martina Curra
ne vale veramente la pena, credimi!
Sara Bontempi
Davvero interessante, per il ponte dell’Immacolata sarò a Barcellona, ma stiamo cercando qualcosa da fare fuori città.
Martina Curra
potresti prendere in considerazione l’idea di andare a Sant Cugat, è veramente vicina a Barcellona!
Arianna
Sono stata solo a Barcellona non ho visitato il resto della Catalogna ma dai tuoi articoli vedo tante bellezze da scoprire, ottimo spunto per itinerario futuro
Martina Curra
anche io conoscevo poco o niente della Catalogna prima di trasferirmi qui!
Paola
Adoro questo tipo di architettura e questi suggestivi cortili interni! Dovrei davvero ampliare la mia conoscenza della Catalogna al di fuori di Barcellona!
Martina Curra
un giretto qui è assolutamente consigliabile 😉